Nel giorno in cui, sotto lo sguardo benevolente del Presidente Gilles Jacob, il festival celebra se stesso, scende in gara uno dei favoriti d’obbligo, Michael Haneke già vincitore della Palma d’oro. Tra le altre ragioni della giornata, il documentario su Jerry Lewis, l’Iran e l’Argentina di appena ieri alla “Quinzaine”, l’Israele violenta di oggi alla “Semaine”.