Adesso basta: le donne in politica siano più etiche

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Gentili Signori,

in veste di responsabile del movimento nazionale paternità, infanzia e adolescenza scrivo alla Vostra redazione ed a tutti gli Italiani per lanciare un messaggio di allarme. C’è una categoria di persone (in parlamento e nei governi locali) che contro i principi fondamentali della pace e della repubblica può permettersi di dichiarare quanto pubblicamente segue: “io sono una donna e sono qui per tutelare le donne”

E’ scandaloso. E’ inaccettabile.
E’ la prima volta che succede così diffusamente una cosa del genere.

Lo sentiamo sempre più spesso dire in tv, alle radio, sui giornali. Molte donne elette parlamentari (e oramai sono quasi il 20%) si dimenticano che il loro mandato è quello di rappresentare i cittadini e non solo loro stesse.

Dove andrà l’Italia se ognuno inizia a tutelare solo se stesso, il proprio genere o categoria?

I politici sono eletti per fare l’interesse della cittadinanza e la dove non lo fanno vengono rimossi o non rieletti. Mai un politico può permettersi di dire pubblicamente “sono bianco e faccio l’interesse dei bianchi”, “sono ebreo e faccio l’interesse degli ebrei”. L’avete mai sentito? No. Eppure molte donne lo dicono. Oppure avete mai visto il “gruppo immigrati” o il “comitato neri” all’interno di un partito? No. Eppure ogni partito nazionale, regionale o provinciale ne ha uno per le donne.

A tutti e tutte dunque dico: l’etica non è una cosa inventata per passatempo! Ma è il risultato sofferto di millenni di guerre, caos e dolore. Dimenticarsene significa scivolare lentamente indietro e ritornare a quello stato di cose. Ce ne stiamo già accorgendo. Ognuno di noi dunque ha il dovere di occuparsi degli altri allo stesso pari di quanto si occupa di se stesso.

I migliori saluti.
BARZAGLI FABIO
RESP. ETICO NAZIONALE

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3 Commenti

  1. L’etica, gran bella parola…ma la dovremmo pretendere da tutti i nostri politici uomini o donne che siano, la dovremmo pretendere da noi stessi…le donne parlamentari italiane arrivano al 19% nel parlamento europeo. Sono il 14% al senato e il 17% alla camera…meglio di noi, per esempio, fa L’irlanda e la Repubblica Ceka. Io non mi stupisco di affermazioni del genere. Se vengono fatte, vuol dire che l’impegno di governo verso l’altra metà della popolazione (quella femminile) è insufficente.

  2. Hai detto bene. Le donne in Parlamento sono il 20 per 100. In Senato, ancora meno. Una minoranza. E’ logico che, almeno nelle Istituzioni facciano gli interessi delle donne Italiane. Ti ricordo inoltre, le “quota rosa”, quella specie di “riserva indiana” destinata alle donne. Ma a prescindere da questo, che voleva essere solo una precisazione, come donna sono favorevole all’affidamento congiunto. E al fatto che debba essere applicato sempre. Io, ho avuto un Padre che é stato determinante per la mia crescita interiore ed intellettuale. E cresco mio figlio con lo stesso culto. Come vedi……. é una questione di intelligenza e non di sesso. Cordialmente.

  3. C’era la corporazione dei tessitori, lavoravano per i loro commerci e tutelavano la loro corporazione, c’era la corporazione dei cerusici i medici e analogamente facevano l stesse cose, proteggendo la loro casta e facendola crescere, ma sentire dire che esiste una politica che fa gli interessi delle donne non mi stupisce più di tanto, non esiste forse il ministero delle pari opportunità? e non è già forse chiaro al 95% degli italiani che lavorano solo per le donne? Allora dove sta il lato B della medaglia? che se ci fosse un politico che dicesse, sono stato eletto coi voti di tutti, ma sono qui a tutelare gli interessi degli Uomini, farebbe scandalo ! semplice… chiedetevi il perchè tanta assimetria sia concessa e nessuno batte ciglio!? MA E’ OVVIO nella testa di tutti LA DONNA E’ LA PARTE PIU DEBOLE… il resto è tutto sacrificabile …purchè non sia donna!
    http://www.genitorisottratti.it/search?q=sacrificabile

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