Napolitano: “le società che accettano e promuovono la diversità culturale sono meglio preparate all’ambiente in continua evoluzione”

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“I diritti civili, politici, economici e sociali sono interconnessi, e la loro realizzazione può avvenire solo garantendoli insieme”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra.

“I recenti eventi – ha aggiunto – tuttora in via di svolgimento, smentiscono l’idea che la stabilità interna, regionale o internazionale, possa essere mantenuta senza rispettare i diritti umani fondamentali e senza assicurare lo stato di diritto”. Quindi, “in un mondo interdipendente – ha rilevato il Capo dello Stato – nessuno può più costruire muri, evitare il movimento delle persone e limitare la circolazione delle idee. Questo vale anche per l’idea che si debbano rispettare e proteggere i diritti umani”.

il Presidente ha aggiunto che “i recenti, tristi eventi nel Mediterraneo dimostrano che la UE deve portare a termine il compito di realizzare uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, definendo – tra l’altro – regole migliori su diritto d’asilo e protezione dei rifugiati. La gestione della frontiera della UE non può essere lasciata ai singoli Stati membri: non è la frontiera di un Paese, è la frontiera dell’Europa”.
Infatti, ha aggiunto il Presidente Napolitano “le società che accettano e promuovono la diversità culturale sono meglio preparate all’ambiente in continua evoluzione che dobbiamo affrontare nel mondo attuale. Al contrario, barriere e discriminazione portano isolamento e declino. Da questo punto di vista la lotta contro tutte le forme di razzismo, discriminazione, xenofobia e simili intolleranze non è solo una obbligazione internazionale ma anche la migliore risposta nell’interesse comune dell’umanità”.

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