Epidemiologia e Prevenzione nelle malattie cronico degenerative

Consulenza Medico Scientifica MDPhD Prof Alberto Izzotti Direttore Igiene e Medicina Preventiva Ospedale Policlinico S.Martino Genova

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Sosteniamo la prevenzione possibile per la forte diffusione delle due predominanti cause di decesso,riguardanti le malattie cronico degenerative diverse, ma con qualche caratteristica epidemiologica comune.

Dai primi decenni dello scorso secolo, sono aumentate con evidenza in morbosità e mortalità , oltre a una grossa spesa sanitaria.

Il primato riguarda le malattie  cardiovascolari seguite dalle tumorali, mentre sono calate le malattie infettive.
Ma quali le cause allo stato attuale?
Certo l’aumento della lunghezza di vita, con patologie tipiche della terza età, unite ad abitudini malsane quali fumo di tabacco o stili di vita tipici dei Paesi sviluppati.

I dati relativi a controlli costanti derivano da Associazioni diverse predisposte,oltre all’OMS .

Ma esistono prevenzioni possibili e efficaci.
Seconde alle patologie cardiovascolari sono  quelle tumorali (170.000 l’anno) con molte differenze tra di loro.

A parte problemi al DNA, l’esposizione ad ambienti cancerogeni in numerosi anni, è dominante e variabile nelle varie zone del nostro Paese.

Sappiamo che le ricerche hanno dimostrato varie mutazioni genetiche nelle cellule: dall’esordio al consolidamento della malattia, sempre, però, combattuta dal sistema immunitario.

La prevenzione mira ad evitare esposizioni importanti verso numerose sostanze cancerogene:quali radiazioni ionizzanti, raggi UV (sole e lampade),affermando qualche dubbio circa le radiazioni elettromagnetiche.

È attiva l’Agenzia Internazionale che redige un elenco dei vari inquinanti come agenti microbici:
esempio relativi al virus epatite B, papillomi e altri sottoposti a efficace prevenzione.

Le mutate abitudini riguardanti alimentazione , fumo , raggi UV o sovrappeso , eccesso calorie e grassi oltre altre, sono causa di patologie, anche se attualmente la sopravvivenza è del 60% e ci sono guarigioni riguardo a forme quali: prostata, mammella, colon retto.

Relative alle malattie cardiovascolari emergono le ischemiche quali infarto del miocardio o le cerebrovascolari quali l’ictus cerebrale ,seppur con mortalità ridotta.  
Le  cardiopatie ischemiche sono prodotte da  insufficienza cardiaca ,relativa all’apporto di ossigeno, spesso conseguente a processi arterosclerotici dominati da lipidi in eccesso , ostruenti le arterie . 
E’ l’uomo il meno protetto , poiché privo di estrogeni.

I progressi nelle cure specifiche con l’attenzioe allo stile di vita , hanno ridotto i decessi in Italia , Francia , Spagna e Portogallo.

Ma l’attenzioe allo stile di vita salutare deve iniziare dall’infanzia: esso aiuta considerevolmente la prevenzione.
È noto l’elenco dei fattori di rischio  gia’ espressi quali il fumo, i grassi, l’inattivita’ fisica e alcol, sovrappeso e ancora
giornalmente ricordiamo di ridurre il sale, i cibi industriali, favorendo cereali, leguminose, frutta e verdura. 

L’Istituto Superiore di Sanità ha presentato la Carta del “Progetto Cuore”, come strumento di controllo e prevezione, facilmente accessibile e in uso presso i medici. 

Siamo consci che la salute è il bene più importante per ognuno  e per questo dobbiamo considerare gli Studi sempre in crescendo e i consigli già diffusi per il nostro bene.

Luisa Costa

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