A Montalto in scena “Va bene essere diversi” tra danza, autismo e scuole

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Emozioni, sorrisi. E tantissima commozione per una storia vera, quotidiana, riportata in scena. Il progetto si chiama “Va bene essere diversi”; la storia invece è quella di Francesco Tenuta, un ragazzo speciale che ha voluto fortemente, più di ogni altra cosa, ballare ed essere protagonista insieme alle sue amiche in una scuola di danza. Nonostante tutto, nonostante le sue difficoltà. “L’autismo non è una disabilità, è una abilità diversa”, recita d’altronde lo slogan dell’iniziativa. A Montalto Uffugo, località Taverna, il maestro Antonio De Luca che ha curato tutta la parte organizzativa mentre la parte artistica è del Centro Danza Ilaria Dima. Spettacolo già andato in scena lo scorso aprile voluto fortemente dal Centro Danza Ilaria Dima e dall’associazione “Incontrarti” di Elvira Ferraro e che oggi ha inteso proporre agli studenti dell’Istituto comprensivo del territorio, “Emilio Bianco”, un ringraziamento alla dirigente scolastica Gemma Faraco e tutto il corpo docente che ha accolto l’invito, una piece teatrale, al Palatenda, con cui rappresentare appunto la storia vera di Francesco e la sua piena inclusione, partecipazione e coinvolgimento alla vita quotidiana della scuola.
Uno spettacolo teatrale davvero emozionante. I protagonisti, Davide Carpino narratore, Francesco Tenuta ragazzo speciale e Alessio Rende altro splendido ragazzo speciale hanno accompagnato il corpo di ballo composto dai giovani e dalle bambine del Centro Danza Ilaria Dima. Le coreografie sono state curate da Ilaria Dima, Giusy Iantorno e Alessandro Ruffo. Il testo della storia è di Ilaria Dima e Maria Grazia Annesi, così come la regia curata dalla stessa Ilaria Dima. “Siamo veramente tutti felici per come si è portata in scena la realtà che quotidianamente avviene nella nostra scuola. E siamo altrettanto orgogliosi della partecipazione, così importante dei ragazzi, che ha raccolto consensi ed applausi”, racconta a margine il maestro Antonio De Luca.
“Ringraziamo chi ha permesso tutto ciò, chi ha organizzato anche i mercatini di Natale, l’associazione ANSPI nel nome del presidente Silvio Ranieri. Tutti insieme abbiamo realizzato qualcosa di importante. L’inclusione non può e non deve rimanere solo una parola lasciata al proprio destino, senza impegni. Ma la normalità per tutti è la nostra scommessa”, le parole dei protagonisti.

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