Londra – In una risoluzione non vincolante adottata stamattina con 433 voti a favore, 56 contrari e 18 astensioni, il Parlamento esprime la sua grande preoccupazione per i continui tentativi della Russia di minare la democrazia europea, attraverso varie forme di interferenza e campagne di disinformazione.
Nel testo si evidenzia come Mosca stia reclutando alcuni deputati come “agenti di influenza”, con l’obiettivo di dividere l’opinione dei cittadini europei, e come abbia creato un rapporto di dipendenza con alcuni partiti politici europei, anche tramite l’erogazione di finanziamenti, che agiscono quindi come amplificatori della propaganda russa e servono gli interessi della Russia.
Dopo aver espresso profonda preoccupazione per le recenti notizie diffuse dai media, secondo cui la deputata lettone Tatjana Ždanoka avrebbe agito come informatrice per il servizio federale di sicurezza russo, nella risoluzione si sottolinea che è fondamentale che sia il Parlamento europeo, sia le autorità lettoni, indaghino a fondo sulla questione, per determinare eventuali sanzioni e procedimenti penali adeguati. Si segnalano anche altri casi di deputati che servono consapevolmente gli interessi della Russia, anche attraverso false missioni di osservazione elettorale nei territori occupati dalla Russia.
La Russia prende di mira diversi Paesi dell’UE
Facendo riferimento alle costanti rivelazioni che riguardano tutta l’Europa e in circolazione da molti anni, i deputati sottolineano come la Russia abbia trovato il modo, in violazione delle norme nazionali, di fornire finanziamenti significativi a partiti politici, politici, funzionari e movimenti in diversi Paesi democratici, per interferire e ottenere influenza nei loro processi democratici.
Ciò include la concessione di prestiti bancari, l’acquisto e gli accordi commerciali e la facilitazione di attività finanziarie. Nel testo sono elencati anche esempi di recenti tentativi di ingerenza russa in vari Paesi, tra cui il fornire narrazioni preconfezionate a partiti e politici di estrema destra in Germania e Francia con l’obiettivo minare il sostegno pubblico all’Ucraina, o in Slovacchia. I deputati sono anche preoccupati per la diffusa disinformazione e i contenuti illegali diffusi sulla piattaforma di social media X.
Sul sostegno di Mosca ai movimenti secessionisti in Europa, i deputati sono estremamente preoccupati per le presunte relazioni tra i secessionisti catalani e l’amministrazione russa, compresi i rappresentanti del governo regionale catalano, l’ex presidente regionale e l’attuale deputato europeo Carles Puidgemont, da un lato, e l’amministrazione russa, dall’altro. Il Parlamento auspica che i casi relativi ai contatti tra i deputati catalani in questione e i rappresentanti russi siano deferiti al comitato consultivo del Parlamento europeo sulla condotta dei deputati per un ulteriore controllo