Usa 2024, Trump sfugge al terzo attentato in California: tensione in vista del voto

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Donald Trump
Donald Trump

RICHMOND (VA) – Terzo attentato ai danni dell’ex presidente Donald Trump in tre mesi. Questa volta l’episodio si è verificato a Coachella, in California, dove lo scorso sabato pomeriggio un uomo che fa capo ad una organizzazione di estrema destra denominata “cittadini sovrani”, un gruppo coinvolto nell’assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio, è stato arrestato. Si tratta di Vem Miller, 49 anni di Las Vegas, che armato di pistola e fucile si era recato all’evento per poi farsi arrestare dagli agenti del Secret Service per possesso illegale di armi da fuoco.

Il presunto attentatore si era presentato come giornalista, la targa del suo veicolo era falsa e aveva sul Suv passaporti e patenti false. Nel momento in cui è stato fermato dagli agenti del Secret Service, l’ex presidente Trump non era ancora arrivato sul luogo del comizio. Il tycoon è già sopravvissuto ad un attentato lo scorso 13 luglio a Butler, in Pennsylvania. In quell’occasione un giovane di 21 anni lo ferì di striscio a un orecchio e uccise uno spettatore del comizio, prima di essere a sua volta ucciso dalla risposta degli agenti del Secret Service. Il secondo tentato omicidio ai danni del magnate è avvenuto domenica 15 settembre a Palm Beach, in Florida, quando un uomo armato si avvicinò al limite del campo da golf dove l’ex presidente stava giocando.

Dopo questi episodi le misure di sicurezza nei confronti di Trump sono state nettamente rafforzate e a Coachella, così come in tutti gli altri palchi in cui Trump ha tenuto comizi all’aperto, c’erano dei vetri anti-proiettile sul palco. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca nella giornata di ieri si trovava in Arizona, dove ha proseguito la sua campagna affrontando nuovamente il tema dei migranti, impegnandosi nel chiedere al Congresso, nel caso in cui dovesse vincere le prossime elezioni, di aumentare gli stipendi degli agenti di frontiera del 10% e un bonus da 10 mila dollari per ciascuno di loro: “Se lo meritano.Sono stati trattati incredibilmente male: salveranno il nostro Paese”, ha affermato Trump.

Secondo quanto riportato in una analisi del New York Times, la candidata democratica Kamala Harris sarebbe in difficoltà nel guadagnare il consenso tra gli elettori ispanici che nel 2020 avevano sostenuto Trump e che, per oltre i due terzi, continuano a sostenerlo. La scorsa settimana il magnate durante un comizio a Denver, in Colorado, ha lanciato la cosiddetta “Operazione Aurora”, affermando che in caso di vittoria verrà messa in pratica la più grande deportazione di massa di migranti illegali mai avvenuta. “L’Operazione Aurora a livello federale accelererà la rimozione di queste gang selvagge – ha affermato Trump -. L’invasione verrà fermata. I voli dei migranti termineranno. L’app di Kamala per gli immigrati clandestini verrà chiusa entro 24 ore. Lo stesso giorno inizieremo a scovare e deportare ogni singolo membro di una gang di immigrati clandestini dal nostro Paese. Li faremo uscire”.

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