Un carcere più moderno. Soprattutto un carcere in grado di accogliere più detenuti. Lavori a un’intera ala quelli a Forte San Giacomo interventi, fra l’altro, realizzati dagli stessi reclusi che fanno capo alla cooperativa San Giacomo.
I lavori che sono iniziati da alcuni giorni termineranno verso la metà del mese.
Interventi di ripristino e ristrutturazione di un’ala della casa di reclusione di Porto Azzurro per rendere agibili 46 nuovi ambienti. Saranno destinati a accogliere detenuti che hanno la pena definitiva pronunciata dal tribunale. A essere interessato è un intero reparto che insiste nel complesso per così dire storico dell’edificio, quello che aveva più bisogno di un intervento murario di recupero. «La verità è che siamo sottodimensionati – dice il direttore del reclusorio elbano Carlo Mazzerbo – I ristretti sono circa 260, quando dovrebbero essere trecento. In previsione del conseguimento di questa cifra ecco spiegati i lavori che stiamo eseguendo all’interno della cittadella in economia in un reparto che aveva necessità di manutenzione».
Il che significa utilizando manodopera “interna”, cioé impiegando le stesse manovalanza che sono detenute nel forte di San Giacomo quelle in forza alla cooperativa.
«Un modo per realizzare gli interventi – continua ancora il direttore della casa di reclusione più importante dell’arcipelago toscana – senza incidere sulle casse del ministero. Avevamo l’esigenza di far fronte alla richiesta di ristrutturare un’ala del carcere e abbiamo scelto questo percorso anche perchè i finanziamenti sono scarsi».
Eppure, nonostante le ristrettezze economiche ci si è riusciti.
Anche perché (un’altra caratteristica del carcere di Porto Azzurro), queste nuove celle saranno singole; il che significa che ospiteranno solo una persona e sono state eseguite nel rispetto della normativa vigente che (tanto per fare alcuni esempi) prevede che la corrente elettrica si possa spegnere anche all’interno, quando l’occupante desidera chiuderla, e che ci sia anche una doccia e un bagno perfettamente funzionale. Doccia e bagno nel rispetto della privacy, impedendo che il detenuto sia costretto a raggiungere le docce comuni. Una volta terminati i lavori si raggiungerà la cifra di 300 ospiti.