Usa, americani divisi dai primi provvedimenti di Trump (VIDEO E INTERVISTE)

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Sostenitore di Trump a Washington - Foto di Stefano Scibilia
Sostenitore di Trump a Washington - Foto di Stefano Scibilia

WASHINGTON DC – A pochi giorni dall’inizio del suo secondo mandato il presidente Donald Trump ha firmato una serie di provvedimenti che hanno letteralmente diviso l’opinione pubblica americana tra aborto, immigrazione e la decisione di licenziare numerosi funzionari pubblici considerati “non in linea” con le politiche dell’attuale amministrazione.

L’ordinanza revocata

Ulteriore decisione che ha comportato diversi malumori riguarda l’ordinanza di congelare i finanziamenti della spesa per sovvenzioni federali, rischiando di mettere a rischio le risorse per l’assistenza all’infanzia, la ricerca sul cancro, gli alloggi e il trattamento della dipendenza dalle droghe. Dopo la brusca reazione di diverse associazioni, l’ufficio per la gestione e il bilancio della Casa Bianca ha revocato il provvedimento a distanza di due giorni.

Amanda Killen, che si occupa dell’elaborazione e della scrittura di progetti che necessitano di sovvenzioni federali, ha definito “infernali” le 48 ore che hanno fatto seguito all’ordinanza, parlando di un paese diviso: “Ci sono molti cambiamenti preoccupanti e tutti stanno cercando di capire cosa sta succedendo e quale sarà l’impatto sulla società – ha affermato Killen -. C’è molta disinformazione, ognuno ha la sua verità e questa è la dimostrazione che il nostro Paese è diviso. In questo momento ci sono due Americhe”.

Paure e cambiamenti

Ancora più drastico è il parere della studentessa Amanda Smith, dubbiosa su coloro che lo scorso 5 novembre hanno votato per il presidente repubblicano: “Penso sia davvero triste – afferma Smith -. Non so se coloro che hanno votato per Trump adesso sono felici, io al posto loro non lo sarei”. Altre persone come l’ingegnere Kyle Butalier pur non seguendo particolarmente le vicende politiche percepiscono dei mutamenti negativi sulla società americana: “Non ho seguito molto le notizie ma è come se stesse avvenendo un cambiamento e spero che non si vada verso la guerra”.

Economia e inflazione

Altri cittadini si sono invece concentrati sull’aspetto economico, con l’inflazione che, nonostante la leggera discesa dei mesi scorsi, continua ad essere motivo di preoccupazione. A confermarlo l’impiegato Tom Crabbs, che ha parlato di tutti coloro che lavorano duramente per una vita dignitosa: “C’è ancora molto lavoro da fare sull’inflazione perché ci sono persone che lavorano duramente e i prezzi sono molto alti. Bisogna investire negli interessi dei nostri cittadini per approvare buone leggi e creare un buon bilancio”.

Daniel Robinson, funzionario pubblico di Harrisburg, Pennsylvania, ha elogiato l’aumento dei posti di lavoro negli Stati Uniti durante l’amministrazione Biden, augurandosi che i dati possano migliorare ulteriormente durante l’amministrazione Trump: “Qualsiasi cambiamento è positivo per il Paese e spero che l’economia continui a crescere. Abbiamo il tasso di disoccupazione più basso nella storia del Paese, ma l’economia non è l’unico aspetto di cui tenere conto – afferma Robinson -. Da americani dobbiamo sperare che Trump faccia un buon lavoro nei prossimi quattro anni”.

Poca fiducia tra i giovani

Tra gli studenti c’è un diffuso pessimismo per i primi provvedimenti dell’amministrazione Trump. Diversi giovani hanno vissuto con la speranza di portare avanti il cosiddetto “sogno americano” e adesso hanno dei ripensamenti. È il caso di Tatiana Ferraz, studentessa brasiliana della Virginia Commonwealth University: “Non sono molto entusiasta per quello che sta succedendo, molte persone sono state coinvolte dai primi procedimenti ed è spaventoso”

 

 

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