La Fondazione Toscana Spettacolo e le amministrazioni comunali di Vicchio e di Borgo San Lorenzo con l’Accademia degli Audaci hanno presentato ieri la stagione teatrale 2009/10. Questa collaborazione, nata per promuovere la rete teatrale del Mugello, ha prodotto, anche quest’anno, due cartelloni paralleli per offrire al proprio pubblico una rosa di artisti e spettacoli di grande varietà. Un ventaglio di spettacoli che varia dal classico al contemporaneo, passando attravero il teatro brillante, comico, drammatico in cui trovano spazio anche le proposte delle giovani compagnie che lavorano sulla contaminazione e la sperimentazione.
Il primo ad aprire il sipario è il Teatro Comunale Giotto di Vicchio – sabato 7 novembre – con una proposta “insolita”, il Quartetto Euphoria, un quartetto d’archi che fa andare a braccetto la fantasia con il rigore, in una cornice che solo inizialmente è quella seriosa dei concerti classici, Euphoria Show! un concerto musi-comico.
Seguono due proposte firmate Gioele Dix, un marchio di sicurezza per la risata “intelligente”: sabato 28 novembre, Goiele Dix è il protagonista, affiancato da Bebo Best Baldan, di Dix Play, uno spettacolo che permette all’attore di ritornare alla sua prima passione, il cabaret; qui Gioele propone una serie di monologhi comici ambientati nella realtà italiana contemporanea, per descrivere vizi e manie che ci coinvolgono e corrispondono. Quindi, sabato 19 dicembre, con la sua regia, arrivano gli Oblivion con Oblivion Show, un circo volante in cui si alternano blob di canzoni, cantautori italiani riarrangiati a colpi di cazzotti, le canzoni per non udenti e la fenomenale riduzione musicale de I Promessi Sposi in 10 minuti, vero e proprio filmato cult della rete.
Sabato 9 gennaio – uno spettacolo di puro divertimento, Gabbato lo santo della compagnia toscana Gli Omini. I quattro attori – due pistoiesi e due casentinesi – costruiscono il loro percorso attraverso un’indagine in vari paesi d’Italia, ricercando “l’uomo” nelle sue diverse condizioni sociali, ambientali e culturali. Il loro “soggiorno” teatrale a Vicchio durerà circa una settimana e gli abitanti del luogo potranno incontrarli e dialogarci. Il risultato di questa reciproca conoscenza umana e sociale si potrà vedere direttamente sul palco dell’Alfieri. Gabbato lo santo è un lavoro intorno e sulla FESTA… dal funerale al Capodanno, c’è tutto.
Ambra Angiolini, sabato 6 febbraio, dà voce e corpo a uno dei testi più interessanti di Stefano Benni, La misteriosa scomparsa di W: un monologo paradossale, ridicolo e doloroso, alla ricerca di una spiegazione del proprio senso di infelicità e incompletezza.
Una proposta che dà valore al teatro inteso come senso civico è Abusi d’Africa (sabato 20 febbraio), spettacolo prodotto da La Città del Teatro/Fondazione Sipario Toscana (in collaborazione con Giffoni film festival). Una messa in scena che vuole evocare le memorie, gli incontri, gli orrori di una guerra infinita, mostrando però che il destino dell’Africa non è immutabile, che ciascuno di noi può anche immaginare, dopo tante stragi, un bel finale. Un invito al rispetto e alla dignità di ogni individuo.
Martedì 2 marzo è di scena un testo contemporaneo di forte impatto visivo ed emotivo, Appuntamento a Londra del peruviano Mario Vargas Llosa, con Pamela Villoresi e David Sebasti impegnati a rappresentare il complesso e complicato concetto dell’identità.
Mario Perrotta è traduttore, regista e anche interprete – tra gli altri – di una originale messinscena de Il misantropo – Molière da Molière (sabato 20 marzo): la sua lettura ha un particolare valore, non solo per l’interessante riproposizione in versi dell’opera, ma anche per alcuni azzardati quanto azzeccati “aggiornamenti” politici.
Chiude la stagione – venerdì 9 aprile – una intensa e divertente Ottavia Piccolo protagonista di La commedia di Candido. Ovvero avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì), testo scritto dal pluripremiato Stefano Massini e diretto da un maestro del teatro italiano, Sergio Fantoni. Approfittando del fatto che saranno presto 250 anni da quando Voltaire scrisse Candido, un libro in cui il pensatore se la prendeva con tutti – i colleghi filosofi, l’arroganza dei militari, l’ipocrisia degli uomini di Chiesa – Massini si è divertito a inventare un congegno che porta in palcoscenico i maestri francesi della filosofia del ‘700, a cominciare da un Diderot petulante e capzioso…
L’apertura della stagione 2009/2010 del Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo – mercoledì 25 novembre – è all’insegna della poesia, quella scelta, declamata e interpretata da Monica Guerritore, Dall’inferno… all’infinito; pagine di poesia sublime si sfogliano dando vita a una serata indimenticabile: Dante, Pier Paolo Pasolini, Patrizia Valduga, Elsa Morante, Cesare Pavese, Giacomo Leopardi, Apollinaire
Segue – venerdì 11 dicembre – Agosto ’44. La notte dei ponti la cronaca appassionata, secondo Ugo Chiti e Massimo Salvianti di Arca Azzurra Teatro, dei giorni che precedettero e seguirono la liberazione di una città simbolo, che si fa emblema delle sofferenze, dei piccoli e grandi eroismi, dei grandi e minimi avvenimenti di tutte le città e i paesi d’Italia impegnati nella lotta contro l’occupazione nazifascista.
Da una pagina di storia italiana a un grande drammaturgo che rappresenta il nostro teatro oltre i confini nazionali, Luigi Pirandello e il suo Berretto a sonagli messo in scena dal grande Mauro Bolognini e interpretato da Sebastiano Lo Monaco (attore di teatro ma anche di televisione, indimenticabile il suo “ghigno” nelle varie edizioni de La Piovra) sul palcoscenico del Giotto giovedì 14 gennaio.
Smontano i luoghi comuni che nei decenni hanno identificato il personaggio di Frankestein, Stefano Massini nel suo Frankestein, ossia il prometeo moderno mette in primo piano la sconcertante umaità della Creatura (interpretato da un mostruoso Sandro Lombardi), scaraventatascaraventata nel mondo con un bagaglio di inestricabili domande; la sua dolorosa solitudine è la chiave del testo e illumina a posteriori perfino il tortuoso percorso del giovane Victor verso la creazione (giovedì 28 gennaio).
Smessi i panni del Commissario Montalbano, Luca Zingaretti si fa cantore della terra siciliana drammatizzando e interpretando un poetico racconto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, La sirena (venerdì 26 febbraio).
Sul filone del teatro di sperimentazione e contaminazione si inserisce la bella e interessante proposta dell’Archivio Zeta, Iliade – I fiumi parlano (giovedì 11 marzo): lo spettacolo si concentra sull’ultima parte dell’Iliade dal Libro XVIII al XXIV, quella che comunemente viene intesa come Achilleide, dal momento in cui Achille, dopo l’uccisione del compagno Patroclo, decide di tornare a combattere.
Uno spettacolo di “recupero” della tradizione narrativa per l’infanzia è Favole, rese sulla scena con il garbo, l’umorismo e a volte l’irriverenza che contraddistingue il grande maestro del teatro italiano, il “mattatore” della commedia brillante, Paolo Poli che chiude la stagione mercoledì 24 marzo.