La flotta Moby può fare rotta su Toremar. Nessun limite per la possibile acquisizione della società di trasporto regionale che, entro settembre, passerà di mano. Un percorso di privatizzazione che si muove su due binari e che sarà concluso entro fine legislatura.
Lo ha lasciato intendere l’assessore regionale Riccardo Conti che ha confermato che la normativa non prevede divieti a priori per l’acquisizione Toremar.
Ne sono consapevoli all’Autorità portuale di Piombino. Paola Mancuso è il segretario generale dell’Autorità portuale.
Dice: «Non è possibile discostarsi da un quadro normativo e regolamentare che non può precludere a un soggetto la propria attività se non esistono precisi divieti». Solo successivamente a un eventuale acquisto di Toremar, se si dovesse accertare un regime di monopolio, l’Autorità garante richiederebbe il ripristino dell’apertura al mercato.
Rimarca Mancuso: «Come Autorità portuale abbiamo verificato con l’Autorità garante della concorrenza che l’attuale regolamentazione rispetta questi limiti. Certo garantiremo anche con atti futuri l’apertura del mercato e il rispetto dei limiti della normativa dopo ulteriori verifiche. Nel caso ci sarà un intervento deciso dell’Autorità portuale. Faremo atti che ridaranno i limiti degli accosti nella misura richiesta dell’Autorità garante».
Regole ma non divieti.
Di certo garanzie che, a questo punto, diventano determinanti. Garanzie indicate dalla Regione per dodici anni a fronte di finanziamenti dell’ordine di tre milioni di euro all’anno. Assicurazioni per la qualificazione di servizi, rinnovo della flotta, rispetto per la clausola sociale ed il ribasso, che potrà essere di doppia natura, ossia economico oppure con un’offerta di servizi aggiuntivi oltre a quelli previsti dal bando stesso. Dovrà il bando regionale chiarire alcune questioni quella del riservato dominio sulle navi, le sanzioni da fare nell’ipotesi di abbandono del servizio da parte dell’armatore.
E poi le tariffe minime che sono di competenza del Cipe che stabilisce le modalità con cui si forma un tariffa minima: fornisce un metodo di calcolo che tiene conto tra l’altro dei servizi a bordo, del carburante, della lunghezza della tratta.
Ma sono onde che non fanno certo paura a armatori navigati.
Baldo Puccini, da “Il Tireno”, novem. 2009