Estate, in un paese nella campagna irlandese della fine degli anni Cinquanta. La solita routine fatta di fiere del bestiame, tè freddo e lavoro in fattoria. Basta un solo elemento a spezzare l’equilibrio: un ragazzo in bicicletta con la macchina fotografica al collo. La cittadina si sveglia, la gente comincia a bisbigliare. Sarà un’attempata signorina a tenerlo d’occhio e ad accorgersi del sentimento che sta nascendo tra lui ed Ellie, sposata con un uomo ossessionato dal proprio lavoro cui si dedica mente e corpo per dimenticare un vecchio dolore. In un’estate come le altre Ellie scoprirà per la prima volta l’amore, dimenticando la solitudine e la monotonia di una vita troppo quieta. Un romanzo dallo stile essenziale, in cui Trevor riesce a cogliere con estrema sensibilità i dilemmi morali dei suoi personaggi, e a stupirsi davanti alle gioie e alle disgrazie della vita di tutti i giorni.
“L’amore, un’estate”, di William Trevor (Ed. Guanda, trad. di Laura Pignatti, pp. 224, euro 15,00).