È stata tra 200 e 230 metri cubi al secondo la portata massima del Serchio nell’ondata di piena che si è registrata tra sabato e ieri. Un livello che non ha destato alcun allarme, anche se non appena il fiume si gonfia un po’ si crea inevitabile apprensione nella popolazione a rischio dell’Oltreserchio.
Per i prossimi giorni le previsioni indicano nuove piogge, ma l’intensità non dovrebbe essere tale da creare problemi.
Come spiega il segretario dell’Autorità di Bacino, il geologo Raffaello Nardi, fino a 100 millimetri di acqua in un giorno non ci sono problemi. In ogni caso la situazione viene monitorata costantemente e ci sono continui contatti con i responsabili Enel per la gestione delle dighe.
Venerdì Nardi aveva chiesto che fosse fermato il rilascio in previsione della nuova piccola piena, operazione possibile perché negli invasi Enel potevano essere accolti ancora 9 milioni di metri cubi d’acqua. Passata la piena, sarà di nuovo consentito il rilascio di acqua, in maniera che gli invasi consentano nei prossimi giorni di contenere nuove precipitazioni, lasciando bassa la portata del fiume.
Peraltro l’80% dell’acqua trattenuta dall’Enel sta nei bacini di Vagli e Gramolazzo, e anche chiudendoli la riduzione nella portata sarebbe sugli 80 metri cubi al secondo, come spiega ancora Nardi.
Ma se piove a valle di quelle zone, le altre piccole dighe (Villa Collemandina, Pontecosi, Fabbriche di Vallico, Trombacco e Vinchiana) non sono in grado di portare concreti contributi nella riduzione della portata.