Egregio Signor Direttore,
Chi non ha mai fatto follie per amore? Per amore di un’isola io mi sono trasferito e ho lasciati lontani amici e parenti. Per lo stesso amore lavoro ogni giorno con serietà affinché possa diventare un valore aggiunto per l’isola. Sull’isola faccio i miei acquisti. Guadagno principalmente fuori Elba e i miei guadagni li investo qui, per gratificare i negozianti che come me non si arrendono e hanno scelto l’Elba. Non nascondo che se devo scegliere un ristorante in cui andare a cena, prediliga quelli che mi hanno dato fiducia. Mi sembra doveroso esserci per chi c’è stato per me. Ma sulla bella Elba l’avidità regna sovrana e inasprisce i cuori e, secondo me, anche gli affari. Noto con dispiacere che c’è sempre più chiusura, sempre più guardare solo ai propri interessi. Tutto questo però in maniera miope. Se fossi un commerciante, ad esempio, e facessi i miei acquisti fuori Elba, se non andassi mai a cena al ristorante, se non investissi nei prodotti nostrani, forse per qualche anno mi troverei un po’ più ricco, ma un domani potrei dover chiudere il mio negozio, perché non ci sarebbero più clienti. In momenti di crisi come il nostro, capisco che investire possa essere pesante, quasi un sacrificio, ma al tempo stesso dire sempre NO a tutto e a tutti, può diventare per le attività un danno anche maggiore. Anche le mie dipendenti guadagnano grazie a tante strutture che si trovano in tutta Italia e poi investono qui. Vanno a fare gli acquisti in centro, vanno a cena fuori il sabato sera. Per loro non è un sacrificio o una scelta ragionata, lo fanno con la bella leggerezza della loro età. Allora elbani, per amore della nostra isola, facciamo qualche piccolo sacrificio, compriamo qui, scegliamo aziende e prodotti elbani, per quanto possibile. Sono sicuro che sarà un grande investimento per il nostro futuro.
Gerardo La Barbera