I diritti sul concepimento

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Gentili Signori,

oggi un uomo, sposato o fidanzato, non ha neppure il diritto di sapere (diritto all’informazione) se la sua compagna è incinta e se ha deciso o no di tenere il bambino concepito insieme. Capita così che la donna possa decidere di tenere il figlio crescendolo da sola, o con un altro uomo, lasciando il proprio compagno senza dirgli niente.

Questo non è giusto. L’uomo ha bisogno di sapere se è diventato padre. E il piccolo ha bisogno di sapere che ha un padre vivo, esistente.

Per un padre che poi scopre (spesso dopo anni) di essere stato negato del figlio comincia un calvario infinito, tribunali, costi elevatissimi, diritti inesistenti, indifferenza ed ostacoli al recupero del rapporto con suo figlio. Tutto ciò è davvero inaccettabile.

Certi diritti sono diventati ahime privilegi, e negano altri diritti altrettanto validi come quelli dei padri e dei figli, esseri umani a tutti gli effetti che però non hanno le stesse libertà e possibilità di vita.

un cordiale saluto
Barzagli Fabi

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