Dottori in spumanti

Il Simposio Tecnico sui vini spumeggianti di Valdobbiadene del 2006 aveva lanciato la proposta di istituire un master interuniversitario di alta formazione per creare figure professionali specializzate nel campo della produzione, gestione d’impresa e marketing dei vini Spumanti Italiani, prima proposta in Europa dettata dalle esigenze del mercato, dalle richieste delle imprese e dalla necessità di creare cultura a tutti i livelli per far crescere la conoscenza e la riconoscibilità dei vini nazionale con le bollicine, ancora troppo relegati a comparse in ogni contesto tecnico, professionale, didattico e formativo.

Un successo l’idea, sposata immediatamente da Luca Zaia, allora vicegovernatore della Regione Veneto. Dopo diversi incontri con tutte le Facoltà di Agraria del nord-Italia che dimostrano interesse, il Ceves-Centro Studi Ricerca Vinicola Economica elabora un progetto.

Oggi quell’idea ha trovato la sua realizzazione in due master partiti dal 2009: uno a Trento presso le strutture della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e uno a Conegliano presso la sede dell’Università di Padova con il Cirve. Entrambi i corsi comprendono materie e lezioni dalla viticoltura al mercato, puntano su figure altamente professionali e sul coinvolgimento di altre Facoltà, Istituti di ricerca e dei Consorzi di Tutela dei rispettivi vini.

Entrambi puntano – come ha sempre voluto il Ceves – ad un modulo con molti interventi di imprenditori del settore e a stage aziendali di lungo periodo, propedeutico all’inserimento nel mondo del lavoro, un progetto didattico che solo in due anni ha trovato realizzazione.

Il Ceves non ha disponibilità finanziarie ,ha il compito di segnalare le esigenze del comparto e fare in modo che siano realizzate.
“Sono felice – dice Giampietro Comolli , direttore del Forum Spumanti d’Italia – che si sia concretizzato ad un livello didattico così alto una nostra proposta. Il Ceves non ha ambizioni di sostituirsi a Facoltà o docenti. Se due grandi Università e due docenti del calibro di Attilio Scienza e Vasco Boatto hanno sposato l’idea e altri docenti terranno lezioni sono la massima garanzia del valore formativo. Due master, meglio di uno? Certo, se vuol dire favorire le partecipazioni, più qualità nella formazione, più specializzazione, più chiarezza tecnica e produttiva,più disponibilità delle imprese a creare borse di studio e a inserire nel mondo del lavoro nuove figure professionali .”
Il Ceves, già partner con l’Osservatorio Economico Nazionale del Ministero Politiche Agricole – Ismea-Ac Nelsen, aveva promosso il progetto interuniversitario poiché aveva constatato la necessità del settore di formare una figura professionale altamente specializzata.

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