Con un nota Tiscali smentisce la notizia pubblicata da alcuni organi di stampa locali riguardo all’iscrizione nel registro degli indagati di Soru e di altri personaggi del mondo Tiscali. “A seguito di quanto riportato da alcuni organi di stampa locali, – si legge nella nota – Tiscali precisa di non aver ricevuto alcuna notifica o comunicazione in merito alla presunta inchiesta in corso. La Società precisa altresì di aver sempre agito nella piena legalità e legittimità. Inoltre si precisa che l’attuale Presidente ed Amministratore Delegato Renato Soru nel 2005 non ricopriva alcun incarico societario nel Gruppo Tiscali”
Per i giornali sardi sarebbero 12 gli indagati per false comunicazioni sociali e aggiotaggio in un’inchiesta sullo scorporo di Tiscali spa nel 2005. Sarebbero i componenti dell’intero consiglio di amministrazione di Tiscali spa e il collegio sindacale in carica nel 2005, incluso Renato Soru.
L’inchiesta aperta dalla della Procura di Cagliari riguarda lo scorporo di Tiscali Italia e Tiscali service (liquidata nel 2008) dalla società madre trasformata in holding non risparmia il maggiore azionista dell’azienda nonostante Soru all’epoca non fosse più presidente del consiglio di amministrazione e neppure semplice consigliere. Il sostituto Andrea Massidda ha iscritto l’ex presidente della Regione sarda nel registro degli indagati per false comunicazioni sociali e aggiotaggio insieme a Gabriele Racugno e a tutti i professionisti che cinque anni fa facevano parte del consiglio d’amministrazione
Non ci credo che il Signor Soru pagherà per quello che ha fatto.