Isola d’Elba, nuove regole regionale per raccolta funghi

0
1074

A partire da gennaio 2011 le norme che disciplinano la raccolta di funghi sull’intero territorio comunale sono cambiate sia per i residenti sia per i turisti che volessero scendere sull’Elba nel periodo invernale. Norme che sono state emanate direttamente dalla Regione e non più dal comune di residenza del richiedente. Chi però intende raccogliere funghi epigei nel comune in cui ha la residenza non è tenuto a munirsi di nessuna autorizzazione, tranne rispettare il limite di raccolta giornaliero per persona che è stato fissato su 3 kg a testa. Invece I residenti in Toscana che volessero dedicarsi a questo tipo di raccolto sul territorio di Portoferraio dovranno versare 13 euro per avere un’autorizzazione valida sei mesi oppure 25 euro per un anno. Così pure beneficeranno di una riduzione i ragazzi, tra i 14 ed i 18 anni, che hanno frequentato un corso d’informazione ed educazione organizzato dall’ amministrazione provinciale o dall’Unione dei comuni, ottenendo alla fine il relativo attestato di frequenza. Discorso diverso per i non residenti in Toscana. Questi dovranno pagare 15 euro per un giorno, oppure 40 euro per sette giorni consecutivi. La data o l’indicazione della settimana devono essere obbligatoriamente aggiunte nella causale del versamento del bollettino dopo la dicitura ‘Raccolta funghi’. Il versamento degli importi previsti dovrà avvenire sul conto corrente postale n. 6750946 intestato all’Amministrazione regionale. La ricevuta dovrà riportare la causale “Raccolta funghi” e le generalità del raccoglitore e dovrà essere conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento. Le autorizzazioni acquisite dai residenti in Toscana entro la data del 31.12.2010 manterranno la loro validità fino alla loro naturale scadenza. Invece non ci sono limiti per la raccolta giornaliera per imprenditori agricoli e  soci di cooperative agroforestali che, in possesso dell’attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine rilasciato dagli Ispettorati micologici, svolgeranno la raccolta, a fini di integrazione del proprio reddito, nella provincia di residenza. In questo caso occorre far pervenire, anche in via telematica, una semplice dichiarazione all’Unione di Comuni o Provincia di Livorno. E’ vietata però la raccolta di specie in cui la dimensione del  cappello sia inferiore a quattro centimetri per il Boletus sezione Edules (porcini); inferiore a due centimetri per l’Hygrophorus marzuolus (dormiente) e per il Lyophyllum gambosum (prugnolo). E’ vietata inoltre la raccolta dell’ovolo buono, quando non sono visibili le lamelle. La raccolta può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto. I funghi raccolti non devono essere trasportati in sacchetti di plastica. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero verde 800-860070.

Articolo precedenteCapoliveri, richiesto un distributore benzina in paese
Prossimo articoloPortoferraio, il comune mette in vendita immobili e terreno

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here