“Berlusconi vinse nel 1994 perche’ rappresentava il ‘nuovo’ rispetto a un sistema partitico tradizionale travolto da tangentopoli; Fli puo’ vincere solo se, rispetto al crollo in atto del sistema berlusconiano, dimostra di essere capace di rappresentare concretamente il nuovo in termini di contenuti, metodi, comportamenti”. Lo dichiara in una nota l’eurodeputato di Fli-Ppe Potito Salatto.
“Le polemiche che caratterizzano le conclusioni della convention di Milano – aggiunge Salatto – quelle che si svolgono da tempo sui territori regionali, Lazio compreso, sono l’inevitabile reazione a una volontà di chiusura al nuovo, al diverso dalla vecchia AN, perseguita da alcuni nominati a compiti istituzionali, con scarsa rappresentativita’ perche’ non radicati sui territori. Tutto cio’ in assoluta contraddizione con le tesi svolte dal lucido, forte ed autorevole discorso del Presidente Fini a chiusura dei lavori di Milano. Temo, e non solo il solo, con grande preoccupazione e amarezza, che se non si interviene subito con determinazione, delusioni a delusioni si aggiungeranno inficiando irresponsabilmente ed irreparabilmente le prospettive di quel Nuovo Polo per l’Italia lanciato a Todi quale credibile alternativa di Centro Destra al PDL nell’interesse del paese, con grande entusiasmo di tutti noi”.