Eurolandia, crisi ed ancora crisi. E la soluzione? Non fare protezionismo!

euroNel 2009 sette paesi di Eurolandia supereranno il tetto del 3% del rapporto deficit-Pil, infrangendo cosi’ il Patto di Stabilita’. Calo record per la produzione industriale dell’Eurozona: a dicembre ha segnato una flessione del 2,6% rispetto al mese precedente e del 12% su base annua, il declino maggiore dall’inizio della rilevazione nel 1990.L’economia spagnola e’ ufficialmente entrata in recessione nel quarto trimestre del 2008, per la prima volta da 15 anni. Nel quarto trimestre il pil e’ calato dell’1% rispetto ai precedenti tre mesi, dopo il -0,2% del terzo trimestre.
Non รจ un bollettino economico, quello presentato oggi dalla Banca Centrale Europea.
E’ in bollettino di guerra.
E poi l’Eurotower dice anche che “Il sostegno alla globalizzazione si indebolisce in diverse regioni del mondo e cio’ non desta sorpresa, poiche’ le spinte protezionistiche tendono a rafforzarsi nei momenti di tensione economica e finanziaria. Per tale motivo, in prospettiva, e’ molto importante continuare a contrastare le richieste di misure in questo senso”. L’impatto del protezionismo sulla crescita economica, spiega ancora la Bce, “e’ sostanzialmente negativo” ma “la sua entita’ varia notevolmente da un paese all’altro e dipende in misura fondamentale dal contesto macroeconomico”.
E la soluzione? Non proteggere i propri prodotti? Mah!

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