Roma – Assistere i pazienti a casa con il proprio medico di base anzichè affollare i pronto soccorso degli ospedali grazie ad un numero verde (803555) della Protezione civile della Regione. E’ l’obiettivo – illustrato dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, dal direttore della Protezione civile Maurizio Pucci, dal segretario della Fimmg Lazio Pierluigi Bartoletti e dal direttore della centrale operativa regionale dell’Ares 118 Giancarlo Mosiello – da raggiungere con il Progetto Influenza.
Il progetto si propone di garantire nel periodo natalizio e per tutto il tempo del ciclo influenzale, a tutti i cittadini del Lazio, in particolare ad anziani e malati cronici, un punto di accesso unico e immediato al Sistema Sanitario Regionale. Inoltre il sistema permetterà di potenziare la rete della medicina del territorio per ridurre gli accessi al pronto soccorso in caso di influenza e di creare una riserva di mezzi e uomini della Protezione Civile per far fronte a ogni eventuale emergenza sanitaria dettata dall’influenza.
L’iniziativa mette in rete per la prima volta tutti i medici di base che lavorano in gruppo (Ucp – Unità di Cure Primarie, ovvero forme associative dei medici di assistenza primaria), circa 3.800 in tutta la regione e i pediatri di libera scelta che saranno così raggiungibili in caso di bisogno in modo estremamente semplice.
L’Ares 118 garantisce la presenza di due medici di continuità assistenziale nella sala operativa della Protezione Civile: i due dottori risponderanno alle domande dei cittadini dalle ore 8:00 alle 20:00 di ogni giorno. Dopo le 20:00 le chiamate saranno dirottate automaticamente alla guardia medica. Il loro ruolo è quello di dare una prima risposta di carattere sanitario e di indicare numeri telefonici e recapiti del medico di base. In caso di indisponibilità di quest’ultimo, al cittadino sarà fornito il numero del medico che lavora con il titolare all’interno delle unita di cure primarie.
Nel periodo festivo inoltre sono disponibili come punto di riferimento per i cittadini tutte le strutture che operano 24 ore su 24. A Roma sono quelle del Regina Margherita e di via Canova. Da gennaio fornirà la stessa copertura sulle 24 ore anche il Poliambulatorio di Santa Caterina nella Asl RmC a largo Preneste.
Inoltre, proprio lo scorso venerdì è stato attivato un poliambulatorio territoriale in collaborazione con i medici di famiglia nella Asl RmB in via Torricella una delle periferie di Roma meno servita da servizi sanitari.
Si realizza cosi un prima azione sperimentale che realizza quella continuità dell’assistenza tra territorio e ospedale che è uno dei punti caratterizzanti della nuova Sanità.