Torino – «Povero Giuliano – racconta uno dei più stretti collaboratori – ha passato la mattina a riflettere su un articolo: “L’uomo che scopriva i Nobel”. Si è letto al passato, come un uomo finito, morto…». Giuliano Soria arriva davanti alla sede del Premio Grinzane Cavour all’ora di pranzo. Con lui c’è l’avvocato di fiducia, Claudio Morra. Dentro, nei locali di uno dei più prestigiosi premi letterari europei, gli ispettori della procura stanno continuando il lavoro. Ora si dedicano alle copie di tutti gli hard-disk dei computer. Seguono un doppio filone di indagine. Quello che riguarda la gestione dei flussi di denaro: contributi, stipendi, collaborazioni. E quello delle molestie sessuali e dei maltrattamenti denunciati da un uomo di 28 anni, nato alle Mauritius.
Da “La Stampa”, Torino, 15 febbraio 2009.