La Gran Bretagna è pronta a una missione sul territorio. Lo annuncia il Ministro degli Esteri William Hague a margine dell’incontro con il Gruppo di contatto, a Doha.
Un evento che porterà anche nuovi assetti, dato che l’interventi della Coalizione sono stati tutti aerei. “Insieme al nostro Consiglio di difesa-dichiara Hague- abbiamo deciso di espandere la nostra azione fino a Bengasi, con operazioni militari coordinate”. I soldati che vi parteciperanno sono esperti.
Già da giorni, era nell’aria la possibilità di truppe sul campo. La Gran Bretagna è stata la seconda nazione ad attaccare dopo la Francia, e prima degli Usa. Dal marzo scorso il cancelliere tedesco Angela Merkel, aveva dato il suo dissenso a questa missione. L’Italia, con il ministro Ignazio La Russa e Frattini non attaccherà o darà altri assetti.
Intanto il ministro britannico difende la scelta, ricordando che è in sintonia con la risoluzione Onu. “Abbiamo dato il nostro contributo per combattere la crisi umanitaria” dice. “I nostri contatti con i ribelli-conclude- sono costanti”. Critiche dall’opposizione laburista.