Roma – Più che le imminenti amministrative, Gianfranco Fini attende le elezioni politiche per mettere alla prova il Fli. In un’intervista al quotidiano l’Unità, il presidente della Camera non azzarda pronostici ma spiega che solo alle prossime consultazioni elettorali nazionali il suo partito potrà misurarsi realmente. “Non so quando questa legislatura finirà – ha detto Fini – né mi azzardo a fare previsioni impossibili. Però solo allora, con Futuro e Libertà e il mio nome nel simbolo, ci potremo misurare davvero alle urne e si saprà dove ci porta questa sfida che è ancora in corso”.
Ciò non significa però che il Terzo Polo non punti ad ottenere un certo consenso anche alle amministrative. “È importante che ci sia in questa tornata, perché rappresenta la realtà di una alternativa che si sta delineando. Ma l’impresa – ha spiegato il leader di Fli – non può misurarsi in questa occasione”. Anche perché, come presidente della Camera, Fini non può farsi carico di un ruolo attivo nella campagna elettorale.
Intanto però il leader futurista ne approfitta per ironizzare sul Pdl, il partito da cui è stato espulso dopo l’ultimo congresso. “Dopo la direzione di un anno fa, Berlusconi non ha più convocato nessun organo di partito. Si vede – ha detto sottilmente Fini – che è rimasto traumatizzato”.