Nuove sanzioni per Assad. I ministri degli esteri Ue si riuniscono a Bruxelles per elaborare ammende al regime siriano.
Dal marzo scorso, anche la Siria è in rivolta. Quasi tutti giorni si registrano manifestazioni contro il regime, per chiedere libertà, sviluppo e occupazione. In queste proteste, tanti arresti, violenze e vittime. Le associazioni di diritti umani parlano di circa ottocentocinquanta morti. L’ultima sanguinosa notizia risale a venerdì scorso, con quarantaquattro morti in piazza. Per il governo solo diciassette, a suo dire, uccise per violenze con la polizia.
L’Unione europea aveva già condannato la Siria il dieci maggio scorso, con l’embargo di armi e divieto di ingresso nei ventisette paesi comunitari. Soggetti di questi provvedimenti, tredici persone fra cui Bashar al-Assad. “Il senso della pena-dichiara un diplomatico dell’Unione dei 27- è la fine delle violenze e l’accelerazione del processo di riforme”. Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama spera nella transizione.