La giuria popolare, composta dagli studenti della Campania, ha eletto Giovanni Allevi supervincitore del Premio Elsa Morante Ragazzi 2011.
La maggioranza delle preferenze dei giovani, infatti, è andata al libro “La musica in testa” (Rizzoli). Le altre due opere vincitrici sono state “I gemelli giornalisti sono io” di Ennio Cavalli (Edizioni Piemme) e ““Alla scoperta di Caravaggio” di Chiara Letta (Felici Editore). Premiate anche Patrizia Rinaldi e Nadia Terranova, insignite del “Nisida-Roberto Dinacci” curato da Maria Franco, per il loro “Caro diario ti scrivo” (Sonda Editore).
Ha aperto la manifestazione la straordinaria esibizione del mezzosoprano Teresa Iervolino che con il pianista Geminiano Mancusi del Conservatorio Cimarosa di Avellino ha eseguito un’ aria de “Il barbiere di Siviglia” e l’Inno di Mameli che ha visto tutto in piedi il gremitissimo Teatro di Corte di Palazzo Reale. Sul palcoscenico, accanto a Giovanni Allevi, Ennio Cavalli, Chiara Letta e Maria Coviello, una parte della giuria che li ha eletti vincitori: Dacia Maraini, Presidente, Francesco Cevasco giornalista del Corriere della Sera, Enzo Colimoro, Presidente Assostampa Campania, Teresa Triscari, direttrice dell’ Istituto di Cultura di Bratislava e Tjuna Notarbartolo, direttore del Premio Morante.
Accolto dall’entusiasmo fragoroso degli studenti campani che in circa cinquecento affollavano una sala di quattrocento posti, Giovanni Allevi ha ringraziato accoratamente il pubblico presente donando, con la stessa dolcezza e forza della sua musica, concetti intensi e frasi capaci di toccare le corde di animi in ascolto e intelligenze in crescita: “I giovani trascineranno il mondo verso un nuovo rinascimento. Non abbiate paura di essere diversi dagli altri, non abbiate paura della vostra timidezza, delle vostre solitudini, del vostro stare da una parte. Solo chi sta da una parte potrà indicare agli altri una strada. Coltivate la vostra imperfezione. Non abbiate paura del panico che potete provare: lasciatelo fluire, lasciatevi travolgere da queste forze ataviche che ci fanno capire quanto siamo vivi e quanto possiamo realizzare cose, anche le più incredibili”.
Chiara Letta e Maria Coviello si sono soffermate sull’importanza di trovare nuovi modi per comunicare antiche conoscenze. Il loro “Caravaggio” viene riproposto ai giovani lettori in tutta la furia della sua vita e in quella della sua creazione. Ennio Cavalli ha parlato della libertà di stampa, dell’onestà intellettuale, del rispetto dovuto al genio in ogni settore (nel suo libro grande spazio è dedicato a varie figure di Nobel) e del valore della conoscenza piuttosto che del possesso.
E mentre l’Assessorato alla Cultura della Regione Campania era citato da giornali ed intellettuali di tutta Italia per l’ennesima brutta figura, quella di non aver appoggiato l’Elsa Morante, attraverso una nota, l’assessore al ramo Caterina Miraglia si giustificava dicendo che era stato il Consiglio regionale e non lei a varare quel bilancio, abdicando così a quello che dovrebbe essere il suo ruolo di proposizione e gestione delle politiche culturali.
Nonostante questa cattiva politica, il Morante ha scelto il di rimanere in Campania e celebrare, autofinanziato, finchè ce la farà, la sezione dedicata ai ragazzi.
Dacia Maraini ha ancora speranze:”In questa città tutto può cambiare e può essere ripristinata l’agibilità culturale di molti anni fa” ha detto.
Poco prima della proclamazione dei vincitori sul palco l’onorevole Luigi De Magistris ha salutato la cultura in città, profonda ed importante: “Il Premio Elsa Morante Ragazzi è un prezioso patrimonio da non perdere. Organizzato con tenacia, presieduto da Dacia Maraini, porta il nome di Elsa Morante, scrittrice immensa nei cui libri ci sono insegnamenti e grandi verità, onore, lealtà, passioni, valori capaci di salvare il mondo”.
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