Trasferimento dei ministeri al nord, Alemanno e Polverini firmano una petizione popolare contro la Lega

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Roma – Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la governatrice del Lazio Renata Polverini hanno firmato di fronte al Pantheon una petizione popolare per fermare il trasferimento di alcuni uffici ministeri al nord, come annunciato da Bossi.

“La cosa che mi dispiace – ha detto la Polverini – è che si è aperto un dibattito sui ministeri solo con finalità ideologiche e propagandistiche, nessuno parla di cosa significherebbe per le famiglie. Immaginate un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza, i ministri si dovrebbero spostare rapidamente perdendo tempo e risorse”.

Tra i primi firmatari della petizione c’è anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. “Roma è la capitale d’Italia, non c’è bisogno di nuovi sprechi, non c’è bisogno di buffonate ma serve serietà”, ha dichiarato Casini. Mentre per il ministro della Difesa Ignazio La Russa, Polverini e Alemanno ”si bagnano prima che piova”.

Il Pd intanto ha depositato un Odg al Decreto sviluppo che impegna il governo a escludere ogni ipotesi di delocalizzazione dei ministeri al nord. L’Odg sarà votato nella seduta pomeridiana di domani. Ma anche il Pdl ha annunciato un’analoga iniziativa. Il partito di Berlusconi dovrà quindi fare i conti con le richieste leghiste.

Il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi invece ha annunciato che il suo partito “ha presentato due mozioni per impegnare il governo a non trasferire i ministeri al Nord e per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e dalla Libia”.

Intanto sull’annuncio della Lega di voler trasferire alcuni ministeri al nord è intervenuta anche la Cei, definendolo “un gesto di grandissimo disprezzo verso il sud”. Secondo Monsignor Giancarlo Bregantini, Presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e del lavoro e vescovo di Campobasso, “la Chiesa deve frenare queste mire secessionistiche”.

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