Roma – È stato un risultato quasi inaspettato quello del voto per l’arresto di Alfonso Papa. Con 319 sì e 293 no, la Camera ha concesso l’autorizzazione all’arresto del deputato del Pdl. Quando è stato annunciato l’esito della votazione, tra gli scranni della maggioranza così come tra quelli dell’opposizione nessuno ha proferito parola. Seduto al banco del governo, però, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha avuto un’espressione di disappunto.
Oltre all’opposizione, anche la Lega ha votato per l’arresto. Uscendo dall’Aula il ministro dell’interno, Roberto Maroni ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se la Lega avesse votato a favore. “Assolutamente sì, come avevamo detto”, ha detto il ministro.
Con 151 voti contrari e 127 favorevoli, invece, il Senato ha negato l’autorizzazione all’arresto del senatore Alberto Tedesco, eletto nel Pd e passato al gruppo misto. L’Aula ha votato contro il parere del Pd e dello stesso Tedesco, coinvolto nell’inchiesta sulla corruzione nella sanità pugliese. Prima del voto, infatti, il senatore Tedesco aveva chiesto che si votasse a favore dell’autorizzazione, in modo da “attivare rapidamente la strada del processo”. “Dovremmo, in maniera trasparente – ha dichiarato il senatore – votare in modo affermativo, non con un voto segreto di cui non ci è chiara la ragione, sforzandoci di raggiungere l’unanimità di questo ramo del Parlamento”. Ma su richiesta del vicecapogruppo del Pdl Gaetano Quagliariello, l’Aula si è espressa con voto segreto.