Donne e Alcol in Italia: secondo uno studio europeo il trend di consumo di alcolici tra le donne sarebbe in aumento e ora sono quasi alla pari con gli uomini

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Da Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” riceviamo epubblichiamo

Il consumo femminile di bevande alcoliche in Italia ha seguito un andamento parallelo a quello del mutamento del ruolo sociale della donna.

La donna italiana ha conquistato spazio sia nel mondo del lavoro che in ambito sociale e ciò ha determinato una sua maggiore disponibilità economica, maggiori contatti sociali e più tempo passato fuori casa impegnate in attività ricreative o lavorative. Questi cambiamenti sociali trovano riscontro anche nelle variazioni nel consumo di bevande alcoliche, sia per quanto riguarda gli stili e le occasioni, che per quanto attiene alle quantità.

Infatti se fino a qualche anno fa i maggiori consumatori di alcol erano gli uomini, ultimamente anche le donne hanno aumentato il consumo di bevande alcoliche. Ad oggi circa il 56,9% delle donne italiane consuma alcol rispetto al 43% degli anni Ottanta. Il maggiore consumo di alcol si registra trasversalmente per le varie fasce di età: a consumare più bevande alcoliche non sono solo le più giovani, ma anche donne di oltre quarant’anni e quelle anziane. Ogni anno circa 25.000-35.000 persone muoiono per problematiche connesse all’alcol e di esse circa 7.000 sono donne.

Nel complesso, il 4,5 per cento sono stati considerati bevitori festivi, nel senso che bevono sei o più drink in una sola seduta, almeno una volta al mese. In media, fra tutte le fasce di eta’, la piu’ consumata e’ la birra e di seguito il vino, per quantita’ in litri, per avventori invece vino, birra e altro.

In Europa l’Olanda è il paese dove le donne consumano maggior alcol, seguita dalla Gran Bretagna. mentre si conferma un consumo abbastanza omogeneo per entrambi i sessi nelle diverse zone italiane, con una leggera prevalenza delle regioni del Nord Est rispetto al Nord Ovest e al Centro, mentre al Sud le percentuali sono leggermente più basse.

A questo si aggiunge un fenomeno che ha cominciato a preoccupare gli specialisti dei disturbi alimentari negli Stati Uniti ma che ha già preso piede anche in Europa. Si chiama drunkoressia e si tratta di una forma di anoressia «preventiva» praticata dai giovanissimi, ma soprattutto dalle ragazze, che smettono di mangiare nel fine settimana per poi poter bere alcolici (che sono molto calorici) in tutta libertà e senza prendere chili. Nata negli Stati Uniti, è una moda che sta dilagando anche in Italia soprattutto tra le adolescenti che vogliono restare magrissime.

Le persone, conclude Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, non si rendono conto dei pericoli associati al consumo di alcol che causa conseguenze gravi per la salute. Secondo gli scienziati il corpo della donna è più vulnerabili e sono meno in grado di far fronte al pesante consumo.
Giovanni D’AGATA

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