C’è chi ha perso la casa. Chi ha visto la sua auto venir trascinata dall’ondata di piena, chi invece si è ritrovato con un’attività commerciale distrutta dal fango. Di casi come questi, con l’alluvione di Marina di Campo, se ne contano oltre 1500.
Ieri, infatti, il Comune di Campo ha chiuso definitivamente lo sportello attivato dopo poche ore dal disastro del 7 novembre per la richiesta di risarcimento dei danni subiti dall’ondata di piena. E, come spesso accade, tante persone hanno aspettato l’ultimo minuto per presentarsi negli uffici comunali, dove ieri sera si sono verificate lunghe code per tutto il pomeriggio. E, come c’era da aspettarsi, le richieste sono aumentate in modo vertiginoso. Basti pensare che il 15 novembre erano stati consegnati allo sportello del Comune solo 263 moduli. In quattro giorni le denunce si sono quasi decuplicate. E il dato, alla fine, è arrivato. I moduli consegnati al Comune, cifra aggiornata alle 19 di ieri, erano 1536. Moduli – è bene chiarire – e non persone. Questo perchè gli sventurati che hanno perso contemporaneamente auto, abitazione privata e attività commerciale hanno riempito tre moduli distinti e, quindi, si contano per tre volte nel censimento complessivo. Nonostante questo il numero è impressionante e, forse, ancora non del tutto completo. Nei prossimi giorni, quando le schede consegnate dagli abitanti saranno esaminate dal personale del Comune, si capirà meglio la reale portata dei danni arrecati dall’alluvione, il numero delle case e dei negozi danneggiati e, soprattutto, il numero delle persone coinvolte.