Naufragio Costa Concordia, un senso di grande malinconia

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Disastro naufragio Costa Concordia!
Che cosa dire ancora, dopo tutto quello che i media hanno divulgato?
Un senso di grande malinconia pensando alle persone vittime, in qualsiasi senso.
Una rabbia pazzesca nell’assistere a fatti del genere.
Una voglia enorme di giustizia e serietà
Un grande stupore sapendo che, molto spesso, si conoscono leggerezze sulla pelle degli altri e si tace. Così, per scherzare!
Chi, pensando che avrebbe potuto succedere ad un famigliare, non si sente rabbrividire?
Si è detto spesso,udendo fatti negativi,di metterla sul personale.
Solo così, forse, si arriva a capire i problemi degli altri.
Da più parti, si accenna a sospetti di vario genere.
Diciamo, però francamente, che molto spesso, traghetti o aliscafi, che operano in queste zone, hanno compiuto delle “bravate”.
Ed è andata bene, per fortuna.
Ma quante volte si è rischiato grosso?
Molti di noi ne sono stati testimoni e non solo una volta.
E questo vale anche per altri mezzi di trasporto: esempio, certi pulman della neve. Con una nebbia fitta, che permette di intravedere un’auto che precede a circa tre metri, ti senti dire “che conoscono la strada” e continuano con velocità 100 / ora ……….
In questo disgraziatissimo e incredibile fatto, nasce spontanea una grande ammirazione per una persona che sa quale sia il suo dovere e da vero militare e vero uomo, ha mostrato un comportamento, che ci insegna, in ogni campo:il Comandante De Falco della Guardia Costiera.
A Lui, ai suoi Colleghi e a quanti lavorano per tutti noi, con serietà e responsabilità, tutta la nostra gratitudine.

Luisa Costa

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