Freddo: rischi per gli ortaggi e consigli su come difendere le piante sul terrazzo

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Cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio, broccoli, insalatine invernali varie rischiano di congelare. Timori anche per piante di olivo, soprattutto giovani, e viti che difficilmente sopporterebbero temperature basse – anche fino a meno 10 – per un periodo prolungato (si parla di 10 giorni di freddo polare).

L’arrivo delle temperature siberiane previsto in questi giorni accompagnato dalla neve, sta preoccupando, ed non poco, gli agricoltori versiliesi e Coldiretti che ha già allertato, per far fronte alle emergenze, anche squadre di trattori. Il pericolo principale si verifica quando la neve, caduta durante il giorno si trasforma in acqua per effetto dell’innalzamento delle temperature per poi diventare ghiaccio la notte.

“Un effetto che potrebbe provocare qualche danno alle produzioni – spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti di Lucca – le coltivazioni a rischio sono soprattutto quelle in campo aperto. In Versilia ed in particolare nella piana sono presenti molte aziende orticole specializzate in ortaggi. Nessun pericolo invece per i prodotti già raccolti da tempo come mele e pere nostrane che sono peraltro un ottimo alleato per affrontare il grande freddo”. Caso a parte il florovivaismo in serra alle prese con il caro-gasolio: “Chi produce in serra– analizza Cristiano Genovali, Vice Presidente Provinciali Coldiretti – sarà costretto a tenere i riscaldamenti accesi per più ore con un aggravio sui costi. Quest’anno oltre al caro gasolio ci si mette anche il freddo che ci costringe a straordinari economici”. Qualche timore anche per le piante tradizionalmente “allevate” all’esterno come i limonium ma anche le rose: “Piante mediterranee che a meno 15 non reggerebbero – spiega Genovali”.
Ma il pericolo è in agguato anche per le piante che teniamo sulle terrazze come agrumi, bouganville, oleandri, olivi e fichi d’India. “Il brusco abbassamento delle temperature – spiega Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti – può anche bruciarle”.
Per evitare danni e sofferenze per le piante che con cura coccoliamo tutti i giorni Coldiretti ha predisposto un vero e proprio decalogo; un manuale della sopravvivenza per le piante in terrazzo. Per prima cosa mettere al riparo le piante sulle scale condominiali, oppure negli androni di ingresso, previo accordo con i condomini, per evitare problemi, oppure in una cantina o in un garage, anche buio, per pochi giorni, considerando l’emergenza. Se non è possibile è meglio disporre i vasi contro il muro, poiché in questo modo hanno maggiore calore, mentre va evitata la collocazione accanto alla ringhiera. Meglio ancora metterli sul lato sud del balcone. Collocare – spiega ancora Coldiretti – le piante direttamente a terra piuttosto che in alto assicurerà poi maggior calore. Utile anche sollevare i vasi da terra, ponendo sotto uno strato di polistirolo. Una protezione efficace dal gelo è rappresentata dal tessuto non tessuto, una sorta di telo traspirante che si può trovare a poca spesa nei negozi di prodotti agricoli. Deve coprire l’intera pianta e va fermato infilandone i lembi sotto al vaso. L’altra soluzione – continua la Coldiretti – è rappresentata da un telo di plastica, il quale impone però una gestione più attenta, rendendo necessario chiuderlo e aprirlo più volte per evitare il formarsi dell’umidità, oltre a rischiare di essere portato via dal vento. Ancora, bisogna tenere il terreno il più possibile asciutto e innaffiare il minimo indispensabile. Quando lo si fa, evitare accuratamente che l’acqua possa ristagnare nel sottovaso, favorendo la gelata della pianta. Eventuali potature vanno, infine, effettuare a fine inverno, poiché la maggior presenza di rami e foglie assicura comunque una maggiore protezione dal freddo.
“Con piccoli e semplici accorgimenti – conclude Ciarrocchi – possiamo salvare le nostre piante anche dal gelo siberiano”.
IL DECALOGO COLDIRETTI DIFENDERE LE PIANTE IN TERRAZZO DAL GELO
– Portare le piante all’interno dell’abitazione
– Disporre le piante contro il muro, invece, che vicino alla ringhiera
– Metterle, laddove possibile, sul lato sud
– Collocarle a terra, dove hanno maggior calore, e non in alto
– Mettere uno strato di polistirolo sotto i vasi.
– Sistemare il vaso all’interno di un altro più grande utilizzando paglia sul fondo e trucioli di legno o altri materiali per riempiere l’intercapedine tra i due vasi
– Coprire le piante con tessuto non tessuto o, in alternativa, con un telo di plastica che impone però una gestione più attenta
– Tenere il terreno asciutto e innaffiare il meno possibile
– Non far ristagnare l’acqua nel sottovaso
Non potare le piante

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