l Consiglio Presbiterale riunito in Assemblea presso il nostro Seminario ha espresso viva gratitudine al Santo Padre per il dono straordinario della Visita Pastorale ad Arezzo, La Verna e Sansepolcro e ha proposto alla Chiesa diocesana di prepararsi all’evento attraverso il programma che viene di seguito indicato.
1. Annuncio, catechesi, evangelizzazione
a. La nostra diocesi è impegnata, in questo anno pastorale nella formazione per far riscoprire l’identità battesimale e la vita secondo lo Spirito nella Chiesa diocesana: in preparazione alla visita pontificia si chiede uno straordinario impegno perché quanto proposto dai Centri Pastorali venga seguito e partecipato da tutte le Comunità Parrocchiali, dalle Associazioni e dai Movimenti.
b. Per favorire una rinnovata partecipazione attiva dei fedeli valorizzare in ogni parrocchia i Consigli Pastorali e avviare un cammino per crearli dove ancora non esistono.
c. Per promuovere una maggiore aggregazione delle comunità ecclesiali costituire in Vicariati Foranei le Aree Pastorali individuate dalle consultazioni del Clero.
d. Per far riscoprire meglio la nostra identità collettiva, attraverso la realizzazione e la pubblicazione di brevi biografie di cristiani significativi della nostra Chiesa nel ‘900, recuperare la storia, la memoria delle esperienze di fede e di testimonianze di carità.
e. Ripresentare la ricchezza dei carismi che animano la nostra realtà ecclesiale.
f. Valorizzare la Benedizione delle famiglie quale occasione di annunzio e di preghiera per la visita del Papa. Verrà distribuita la lettera che il Vescovo prepara per l’evento.
2. Celebrazione e animazione della liturgia
a. In vista di una “celebrazione esemplare” del 13 maggio, cioè viva, partecipata e significativa per la nostra Chiesa, occorre che tutto il presbiterio diocesano e religioso, assieme al popolo, si metta in interiore cammino per prepararsi ad un evento che è dono dello Spirito. Si chiede che vi sia piena disponibilità ad accogliere le indicazioni e i sussidi per lo svolgimento della celebrazione col Papa.
b. La novena e la Festa della Madonna del Conforto e le stazioni quaresimali saranno orientate alla preparazione del grande momento ecclesiale del prossimo maggio.
c. In omaggio alla tradizione benedettina camaldolese che ha animato gran parte della nostra evangelizzazione, si chiede di riprendere l’uso della preghiera quotidiana con il salterio.
3. Testimonianza del Vangelo della carità
a. Intensificare il gemellaggio con Gerusalemme: pellegrinaggi e gesti di carità che le singole comunità sono invitate a realizzare.
b. Le Caritas parrocchiali vengano promosse in ogni parte della nostra diocesi, per rispondere sempre meglio alle necessità dei poveri della nostra Chiesa.
c. Orientare la quaresima alla promozione del volontariato, secondo le indicazioni della Caritas diocesana.