Portoferraio – La mostra “Fragile” dell’artista Maria Cristina Sammarco Pennetier si sposta dalla Gran Guardia ai Forni di San Francesco (Salita Napoleone) e qui resta a disposizione del pubblico fino al 26 agosto. Si tratta della seconda esposizione della pittrice milanese (è laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico e ha esercitato la professione fino al 2002 per dedicarsi, da quella data in poi, completamente alla pittura e alle arti figurative) all’Isola d’Elba, dopo il successo di “Maelstrom” del 2011. Un incontro con l’Isola del Tirreno di quelli che segnano in profondità. Un amore a prima vista, un perfetto luogo che rievoca e fa emergere emozioni sopite, latenti ma mai finora espresse e che solo aspettavano l’input per affacciarsi sulla soglia della comunicazione espressiva.
In questo senso vanno visto una trentina di opere di pittura e di tecnica mista, di acquarelli e oli, con il collage di piume e un ricamo: il tutto presentato con l’unico, vero protagonista, il mare. E altro non potrebbe essere trovandoci su un ‘isola, luogo prescelto perché salva l’individuo dal mare agitato dell’esistenza. Negli acquarelli, ma anche negli oli (alcuni lasciati volutamente con forme imperfette per rendere meglio l’idea della caducità e della fragilità dell’essere umano) si coglie il respiro, la leggerezza ma anche la catarsi dell’artista che ha voluto trasmettere in questo modo la ricchezza del suo vissuto e del suo intendere il mondo. “Nelle sue opere – ha detto Antonella Giuzio, assessore alla Cultura – il paesaggio elbano appare a volte rarefatto, come in certi giorni di febbraio, altre volte accattivante e accecante. E’ fragilità questa? Se sì, è una categoria dello spirito, non certo una condizione esistenziale”.
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