Londra – Pontificare da Roma è sempre stato un atteggiamento che ha suscitato polemiche e riflessioni da secoli.
Si può dirigere, pontificare, esternare, commentare fatti ai quali non si partecipato e per i quali uno è parte in causa, ma nel senso, contrario?
Mi spiego meglio: si può pontificare in maniera negativa sulla strategia del partito politico che uno considera avversario?
Si possono dare notizie, su una riunione a porte chiuse, all’avversario politico perchè le usi sul proprio giornale per insultare e denigrare l’operato di esponenti politici del medesimo partito?
Non credo proprio. Non mi sembra giusto e nemmeno corretto.
E non è giusto mettere un’immagine “infuocata”.
A Berlino nell’ultimo week end si è svolta una riunione a porte chiuse del Coordinamento Europeo del PDL. Tema dell’incontro è stata la situazione politica generale, la situazione economica, e sono state formulate proposte per il rilancio dello sviluppo ponendo grande accento sulla capacità che gli Italiani all’estero possono avere come catena di distribuzione per la promozione e vendita del made in Italy.
E’ chiaro che all’interno di un gruppo politico possano essere presenti diverse posizioni e strategie. E’ il sale della politica. E la politica deve dare le risposte in termini di mediazione.
Ma quando si partecipa alle riunioni e si passano i contenuti, che essendo a porte chiuse sono da considerare riservati, a giornalisti che sono portavoci di un partito avversario ed ideatori di movimenti che tolgono voti al tuo stesso partito, cosa vuol dire?
Che il partito nel quale questa persona milita è solo una “opportunità” per i propri e solo propri affari?
Forse.
Da qui al giorno delle elezioni ci sono ancora molti mesi, ma sono saremmo vigili a presentare ai nostri lettori, italiani in Italia ed italiani all’estero, la vera situazione al fine che quando decideranno di votare lo facciano con le giuste informazioni e non con notizie riportate ad arte per i solo scopi personali.
Per questo sposo la dichiarazione dell’onorevole Gugliemo Picchi che ha scritto sul proprio blog: “Queste note sono state invitate a candidarsi e a misurarsi alle elezioni per misurare la validità delle proprie tesi. Speriamo che come altri dirigenti accettino la sfida per un PDL migliore. Da oggi dico che se manifesteranno intenzione a candidarsi garantisco che saranno in lista.”
Che si candidino, che prendano i voti. Ma solo per il bene dell’Italia.
Riccardo Cacelli
Cacelli Management & Consulting Ltd