In un clima di grande collaborazione è stato approvato, questa mattina in Consiglio provinciale, il nuovo Statuto della Provincia di Cosenza. Tutti presenti i consiglieri provinciali che hanno condiviso, all’unanimità, le disposizioni generali che regoleranno la vita amministrativa della nuova Provincia guidata dal Presidente Mario Occhiuto. Erano presenti i consiglieri Francesco Bruno, Lino Di Nardo, Giulio Serra, Nicola Tenuta, Gioacchino Campolo, Pietro Lucisano, Lucantonio Nicoletti, Pasquale Lamboglia, Aldo Figliuzzi, Franco Pascarelli, Gianfranco Ramundo, e quelli del gruppo Provincia Democratica, che si sono costituiti in Consiglio come gruppo Pd, con Giuseppe Rizzo, Ferdinando Nociti, Francesco Iacucci, Graziano Di Natale e Pino Capalbo, quest’ultimo designato capogruppo.
Dopo un minuto di raccoglimento, dedicato alle vittime di Parigi, durante il quale sul tabellone luminoso della sala del Consiglio è apparsa la scritta “Je suis Charlie”, si è passati alla discussione dell’ordine del giorno. Il primo punto era dedicato, appunto allo Statuto, e il consigliere Di Nardo (dopo essersi dissociato non dalla solidarietà alle vittime di Parigi, ma dall’uso della satira fatta dal giornale francese) ha spiegato il lungo lavoro della Commissione statuto, da lui presieduta, e come partendo da diverse posizioni politiche, si sia riusciti a raggiungere una sintesi condivisa. Obiettivo della Commissione è stato, fra l’altro, redigere un documento che non lasciasse adito a contestazioni o interpretazioni, fornendo disposizioni precise soprattutto in tema di edilizia, trasporti, strade provinciali e gestione dell’ambiente e dei rifiuti.
La responsabilità della gestione della Provincia è in capo al Presidente che sarà aiutato nella gestione dal Consiglio, e l’ente, nonostante sia diventato di secondo livello, avrà compiti importanti di programmazione territoriale di un’aria vasta come quella cosentina, con la gestione di servizi essenziali per lo sviluppo economico e sociale della popolazione.
Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere Di Natale che ha parlato del lavoro della Commissione come di una “pagina felice della democrazia”, il consigliere Ramundo che ha sottolineato come nella Commissione fossero stati chiamati tutti i gruppi consiliari e come sia stato assegnato “un ruolo maggiore al Consiglio per dare maggiori risposte al territorio” e, infine, il consigliere Serra che ha ricordato l’importanza “di fare quadrato per risolvere i problemi dei cittadini”.
Il presidente Occhiuto ha rivolto un plauso per la celerità e il clima disteso in cui si è proceduto alla stesura dello Statuto, approvato all’unanimità, e ha spiegato come questo sia un passo avanti decisivo per l’organizzazione della nuova Provincia, dopo la legge Delrio. Il Presidente ha anche raccomandato che si continui a perseguire il dialogo interistituzionale, dato che i Comuni sono i veri protagonisti della riforma e ha sottolineato l’importanza di procedere a pratiche di gestione integrata, pur nel rispetto dei reciproci ruoli istituzionali.