Ha vissuto almeno tre vite (da star, da giocatore di bridge, da seduttore e artista della vita), ma la sua faccia sembrava ormai scolpita nel tempo, fissata in quell’eterno e ironico sorriso che lo ha reso celebre, in una carriera costellata da oltre cento film sotto il segno dell’irregolarità, tra passioni, debiti, curiosità e voglia di una vita che ha sempre sbranato con lucida voracità. Addio a Omar Sharif: un attacco di cuore lo ha stroncato a 83 anni, in un ospedale del Cairo, dopo l’ultima battaglia contro l’Alzheimer.