Una rapida convocazione della nuova proprietà per conoscere le sue intenzioni circa il futuro della Elia – Ambrosetti, l’azienda che opera nel settore della movimentazione e trasporto auto e che a Livorno dispone di un vasto piazzale di stoccaggio e dà lavoro a circa 120 dipendenti.
E’ quanto la Regione Toscana, rappresentata dal consigliere del presidente Rossi per le questioni del lavoro, Gianfranco Simoncini, ha deciso al termine dell’incontro che, presenti i rappresentanti del Comune e della Provincia di Livorno, ha avuto questo pomeriggio nella sede della Giunta regionale con le organizzazioni sindacali. Nella giornata dello sciopero nazionale di tutte le sedi dell’azienda, i rappresentanti dei lavoratori hanno riferito di un atteggiamento fin qui arrogante da parte della nuova proprietà, la Bertani di Mantova, che rifiuta ogni confronto e che intende dare attuazione entro fine anno ad un piano industriale che prevede l’esternalizzazione del lavoro a terra, un’operazione che comporterebbe la perdita del posto di lavoro per i 65 dipendenti occupati a Livorno.
La Regione, sottolineando l’atteggiamento di disponibilità dei sindacati a discutere anche di nuove modalità di organizzazione del lavoro, ha osservato come siamo di fronte ad una “crisi-non crisi” visto che l’azienda ha aumentato traffici e volumi di fatturato. L’idea è quella che una eventuale esternalizzazione di parte dell’attività sia possibile a patto che vengano mantenuti i posti di lavoro.
Alla Bertani sarà chiesto di riaprire il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e Regione si è dichiarata disponibile, nel caso in cui ne venga richiesta la convocazione da parte dei sindacati nazionali, anche a partecipare ad un tavolo nazionale di confronto alla presenza delle istituzioni.