“8 Maggio Festa della Mamma, 9 Maggio Festa dell’Europa”

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Come molti sanno il 9 maggio1950 nacque l’Europa comunitaria dando il via alla idea di un continente sinonimo di unione, di integrazione e di pace.
Tutti e tre gli obiettivi sono in profonda crisi, facendo sentire sempre più distante, non geograficamente, ai cittadini, quella speranza di un Europa veramente europea. Già in Italia c’è una disaffezione, uno smarrimento, una sfiducia generalizzata verso tutto quello che produce la politica, anche se c’è, comunque, molto di inaffidabile anche fuori dal circuito politico. Figuriamoci verso Bruxelles.
Si assiste malinconicamente alla categoria degli europeisti e degli anti europeisti. Ma, aldilà delle etichettature, i risultati prodotti fin qui in termini di investimenti, integrazione e pace sono di voto negativo.
Prima di“festeggiare” la data di nascita dell’Europa, ho colto tre oggettivi avvenimenti, tutti di straordinario valore.
Il primo riguarda la presentazione da parte della Cgil al Parlamento europeo, il 4 maggio, della “Carta dei diritti universali del lavoro”. Un nuovo statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.
Il secondo, solo per ordine cronologico, l’intervento ormai diventato essenziale (meno male che lui c’è) di Papa Francesco che ha invitato ad avviare un nuovo umanesimo europeo, sottolineando significativamente come la condizione di migrante non può essere un delitto e di ritrovare nell’Europa una madre. Grandioso monito.
Il terzo, me lo ha suggerito proprio l’espressione del Papa in riferimento ad una nuova madre europea. Infatti l’otto maggio, il giorno prima della Festa dell’Europa, è la Festa della Mamma. Sul valore di quel nome comune, metto tanti puntini e uno dei tanti aggettivi disponibili: insostituibile.
Considerato che la vicinanza, nel calendario, di queste due “feste” è dettata dalla casualità, credo che dobbiamo riflettere di più, prima di stappare lo spumante, su quei tre avvenimenti, lasciandolo magari a quando si potrà festeggiare una nuova Europa, con la speranza che nel frattempo non le abbiano “fatta la festa”.
Giovanni Frangioni
dal suo profilo Fb

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