«Il 25 aprile è una festa di tutti; il ricordo di un giorno che ha segnato l’avvio della nostra democrazia e dei nostri diritti». Con questo spirito, sintetizzato nelle parole del sindaco, si sono svolte ieri le manifestazioni in memoria di tutti coloro che combatterono per porre fine alla dittatura fascista. La Liberazione, come di consueto, è stata celebrata con la deposizione di corone al monumento dei caduti in piazza della Vittoria e al Bassorilievo del partigiano in via Ernesto Rossi. La cerimonia si è poi conclusa col ricevimento del sindaco al palazzo municipale; erano presenti le autorità civili e militari, nonché i rappresentanti delle associazioni di ex combattenti. In una sala gremita, il sindaco Cosimi ha fatto gli onori di casa e offerto un ricevimento. «Il 25 aprile – ha affermato il sindaco – non deve essere una celebrazione rituale ma un’occasione per discutere intorno alla Costituzione, momento di unità nazionale importante, che ha in sé uno spirito di grande modernità. La Liberazione dal nazi-fascismo non è solo un avvenimento militare ma ha avuto la forza di liberare le energie positive del Paese». «I partigiani – ha ricordato il presidente dell’Anpi, Vittorio Cioni – hanno riscattato la dignità del nostro Paese. La Costituzione la si difende attuandola: dobbiamo batterci per realizzarla sempre meglio. Ai candidati sindaci lo chiediamo chiaramente: nei vostri programmi non dimenticate di inserire un riferimento esplicito e preventivo ai valori della resistenza e della nostra Carta fondamentale».
La precedente apposizione della corona ai partigiani era stata caratterizzata anche dai cori di alcuni giovani di estrema sinistra, che avevano gridato uno slogan contro Berlusconi e i fascisti, seguito poi dal canto di «Bella ciao”. Tutto questo mentre le autorità, nel silenzio, posavano la corona. L’episodio, criticato anche dal sindaco, è stato ritenuto inopportuno e inadeguato nei modi da parte di alcuni esponenti di centrodestra. «Il coro “La Resistenza è rossa, non è di Berlusconi, via i fascisti dai c…” – racconta il consigliere di Forza Italia Giuseppe Argentieri – è stato avviato da Pardo Fornaciari e raccolto dai giovani. Ma erano in pochi e sono stati ignorati da tutti, quindi poco dopo hanno smesso». «Partecipo ogni anno: questa è la festa di tutti – ha detto il consigliere Salvatore Capuozzo, anche lui nel Pdl – la presenza di Trotta con la bandiera, insieme ai giovani del coro, non costituisce un buon esempio».
I festeggiamenti per la Liberazione sono proseguiti la sera in piazza Cavallotti, dove si è tenuto lo spettacolo “Fili Resistenti”, dedicato ai temi di questo importante passaggio storico.
Gianmaria Frati