L’associazione degli albergatori dell’Elba presenti nelle maggiori fiere turistiche d’Europa

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Ogni volta che si apre una fiera importante vivo sempre questa giornata con emozione e grande curiosità per vedere le proposte più belle e creative che provengono da ogni parte del mondo. Gli sforzi e la gara tra le molte nazioni presenti agli eventi producono costantemente modalità, innovazione e scenari sempre più accattivanti e attrattivi per i visitatori. Le aree nazionali competono tra loro per attrarre i visitatori. I luoghi più belli e interessanti vengono mostrati e esaltati con varie modalità. L’importante è promuovere il Paese Destinazione. Accanto a queste strutture poi si promuovono le specificità locali, attraverso i consorzi, le Regioni, i comuni o le singole aziende, in modo che si creino delle sinergie per proporre al meglio l’offerta globale e singola. Molti sono i paesi che allestiscono spazi importanti e con grande visibilità e non parlo della Spagna, la quale ormai corre una gara solitaria, ma i paesi della riviera Adriatica (Croazia e gli altri), del Nord Africa, anche se penalizzati dalle note vicende, ma tutta l’Europa del centro e del nord, Sud America, Stati Uniti, Australia e così via. Tutti cercano turisti e investono sul turismo. Ma la metamorfosi più impressionante degli ultimi anni è quella della Germania che da paese prevalentemente esportatore di turisti si sta trasformando in destinazione turistica. Oramai i numeri della Germania sono molto vicini a quelli dell’Italia e si può pensare che presto perderemo un’altra posizione nel ranking mondiale. L’Italia da questa competizione è completamente assente. Sono presenti solamente alcune regioni, che poi sono sempre le stesse, e la Toscana non compare quasi mai.
Roma è scesa al 13° posto nel mondo tra le città più visitate e Berlino è tra le prime posizioni.
Di fronte ad una crisi che ci attanaglia oramai da anni e che ha visto diminuire la capacità di spesa degli Italiani in maniera significante, con un Pil che negli ultimi anni è stato cinque volte più basso della media europea, credo che sia obbligatorio e intelligente puntare molto sulla esportazione e per noi l’esportazione significa importare sempre più turisti dai mercati esteri.
Come ho già avuto modo di raccontare lo smembramento dell’Enit sta provocando un danno enorme. Nessuno sa cosa fare e l’immagine dell’Italia turistica sta lentamente rifugiandosi verso posizioni più defilate; un funzionario di una importante ambasciata d’Italia che ci ha offerto di collaborare per promuovere l’Elba, mi riferiva che la direttiva che ci proviene dal Ministero è imperativa: non perdere altre posizioni. Facile a dirsi. A Zurigo abbiamo lavorato bene. C’è sempre curiosità, attrazione e affetto per​ ​l’Elba. Ma dobbiamo riuscire a proporre offerte complessive del territorio, unendo il soggiorno alle molte altre attività possibili, integrando i trasporti, le manifestazioni, la visibilità sul web, la comunicazione positiva, l’accoglienza, la pulizia delle spiagge e il decoro urbano, facendo si che la proposta Isola d’Elba sia il risultato di un progetto integrato che coinvolge le varie componenti . Noi come Associazione Albergatori facciamo quanto è possibile con le risorse che abbiamo a disposizione e garantiamo che, là dove le bellezze, le attrattive e le proposte in queste giornate di defilé delle migliori destinazioni mondiali del turismo, ci sia sempre un faro acceso sull’Isola d’Elba. Ma si può fare di più. Voglio augurarmi che le prossime elezioni amministrative riescano a formare una classe dirigente che si impegni fortemente, senza balbettare, sulla questione Aeroporto. Serve una svolta decisiva che porti ad un progetto e alla costruzione di un aeroporto più capiente e importante di quello attuale. Non ci sono alternative se vogliamo agganciare i filoni del turismo della bassa stagione e garantire così il lavoro per le aziende del comparto, ma soprattutto per le giovani generazioni di quest’Isola, altrimenti tutti ne porteremo le colpe. Nessuno pensi di poter fare da solo, è una illusione che non paga. Tutti dobbiamo salire a bordo a remare per portare questa avventura ELBA verso il futuro. Noi soci per primi, dedicando un po’ del nostro tempo alla AAE e ai suoi progetti.
Chiusa la parentesi Zurigo ci prepariamo per Praga (circa 30mila presenze ufficiali); chi lo avrebbe detto solo pochi anni fa, quando esordimmo con la bella festa all’Ambasciata d’Italia? Il 22 febbraio saremo a Monaco di Baviera, la regione della Germania più affezionata alla nostra Isola. Anche là accenderemo il nostro piccolo faro sull’Isola d’Elba. Ringrazio come sempre tutte le aziende elbane che ci sostengono in questo lavoro, Acqua dell’Elba, Nocentini, i produttori di vini, Blunavy, ristorante Bologna ecc. e un grazie speciale a tutte le persone che costituiscono l’impareggiabile gruppo che rende possibile tutto questo. Buon lavoro a tutti

Alessandro Gentini

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