Londra – Ieri sera a Caracas si e’ svolta la manifestazione delle candele per i 50 caduti che fino ad esso hanno perso la vita per protestare contro il regime comunista di Maduro e contro le condizioni di vita attuali nel Paese sudamericano.
Alla manifestazione hanno partecipato centinaia di migliaia di persone.
Oggi il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha esteso per altri 60 giorni il decreto di “stato di eccezione ed emergenza economica”.
Il decreto gli permette di restringere le garanzie costituzionali “per preservare l’ordine” nel paese”.
Almeno cosi’ dice lui. Il decreto stabilisce che l’esecutivo può adottare “le misure urgenti, eccezionali e necessarie per assicurare che la popolazione disponga pienamente dei suoi diritti e preservare l’ordine interno, l’accesso opportuno a beni, servizi, alimenti, medicine ed altri prodotti”.
Nella realta’ il decreto reprime, saccheggia, tortura ed uccide il popolo venezuelano.
Secondo Jesus Ollarves, docente alla facoltà di legge dell’Università Centrale, il nuovo decreto di Maduro è “solo un inganno per sospendere le garanzie costituzionali, cercare di camuffare la repressione e giustificare gli eccessi e le violazioni dei diritti umani”.
Ruber Carbonere
redattore e analista venezuelano