Ore 3 del mattino. Alcuni seggi di Milano, dove ieri si è votato per il referendum sull’autonomia, ospitano ancora scrutatori e presidenti di seggio. Doveva concludersi tutto intorno alle 23.00 di domenica, dopo la fine delle operazioni e del controllo dei voti, ma così non è stato. Il sistema di voto elettronico, sbandierato da Roberto Maroni come “il futuro” della democrazia, ha causato rallentamenti nella fase di scrutinio e molte persone impiegate nei seggi sono rimaste “prigioniere” fino a tarda notte. (adnkronos.com)