Proteggere la nostra privacy su internet

Proteggere la privacy è importante, spesso si possono trovare su internet informazioni su di noi indesiderate. Vediamo come possiamo tutelarci e riparare il riparabile.

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É divertente cercare il proprio nome in internet sui vari motori di ricerca e vedere cosa si trova, ma può anche essere preoccupante se si pensa che quello che viene trovato, può essere visto da tutti, amici e non, senza alcuna differenziazione.

Vediamo quindi come si può proteggere la nostra privacy su internet, vedendo prima cosa il web sa di noi.

Dobbiamo partire dal presupposto che Internet non dimentica ed ha una gran memoria a lungo termine, quindi per proteggere la propria privacy non bisogna combattere contro autorità come Google, Facebook o altri siti web famosi cercando di farsi cancellare informazioni, notizie o foto che ci riguardano, ma orientare i risultati per far apparire quello che si vuole, mettendo in secondo piano quello che non si vuol far vedere.

Cosa sa il web di noi?

Per sapere cosa sa il web di noi, si può cercare il proprio nome su qualsiasi motore di ricerca e scorrere i risultati, non solo quelli della prima pagina, ma anche le successive ed anche nelle immagini o nei video non limitandoci ai soli risultati testuali.

Non bisogna però fermarsi soltanto a un unico motore di ricerca perché il proprio nome potrebbe comparire anche in altri siti web di cui, magari, si ignora l’esistenza.

Non sono rari poi i casi di omonimia, con risultati, che parlano di criminali o pregiudicati.

Come si possono influenzare o ottimizzare i risultati di ricerca?

Non è semplice influenzare i risultati di ricerca, soprattutto se si ha un nome poco comune.

Il trucco sta nel creare pagine web intitolate col proprio nome ed il modo più semplice per farlo è iscriversi a più social network possibile.

In particolare è importante creare un nuovo profilo Facebook ricercabile sui vari motori di ricerca che non contenga informazioni personali, un profilo Twitter, un profilo molto serio su Linkedin e anche altri.

L’obiettivo è sostituire i cattivi risultati con quelli buoni e nuovi creati da noi.

Questi sono solo alcuni dei trucchi per proteggere la nostra reputazione online

Si possono cancellare i risultati sgraditi?

La rimozione dei risultati di ricerca non voluti, come accennato sopra, è molto difficile ed in molti casi impossibile.

L’unica cosa che si può fare è contattare i proprietari del sito e chiedere loro di eliminare eventuali informazioni che ci riguardano, oppure chiedere ai vari motori di ricerca di eliminare un risultato dalle ricerche compilando una richiesta di rimozione, anche se l’esito difficilmente sarà positivo.

Perché il Web sa tante cose di una persona?

Nella maggior parte dei casi, è l’utente stesso a pubblicare informazioni personali su internet dando l’autorizzazione ai siti visitati di renderle pubbliche o utilizzarli per dati statistici o pubblicitari.

Inoltre, il web sa tutto sulle abitudini di navigazione di ogni persona che apre il browser di navigazione.

Giganti di Internet, come Facebook, Google, ecc…, raccolgono e memorizzano enormi quantità di dati utente.

Riguardo il primo, ci sono le impostazioni di privacy per controllare cosa viene visto di noi su Facebook.

Per il secondo, Google mette a disposizione una Dashboard di attività che riassume tutti i dati memorizzati da un utente registrato, compresi i dati della cronologia di ricerca, sempre che si abbia un account Google.

In alternativa, si può cercare su internet proteggendo la privacy usando motori di ricerca alternativi come ad esempio DuckDuckGo.

Come potete vedere è possibile usare tranquillamente il web senza correre il rischio che la nostra privacy venga violata, basta avere un minimo di attenzione, usare gli strumenti giusti, e soprattutto usare il buon senso.

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