L’enigma di Catilina

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Nel 63 a.C. Gordiano, soprannominato “il Cercatore” per le sue straordinarie capacità logiche e deduttive, si è ritirato in una bella tenuta in Etruria, lasciandosi alle spalle le ansie, i pericoli e la confusione della vita di Roma, soprattutto in un periodo in cui le istituzioni repubblicane vivono momenti di grande incertezza. Guidata e sostenuta da Catilina, personaggio affascinante e controverso, la plebe infatti chiede a gran voce riforme politiche e sociali. Ma Cicerone, console in carica, è convinto che Catilina si stia preparando a eliminare i suoi oppositori in Senato pur di raggiungere il potere; così si rivolge proprio a Gordiano, chiedendogli di ospitare il giovane senatore, in modo da sorvegliarne i movimenti. Tuttavia la situazione precipita: Catilina perde le elezioni e si appresta a scatenare una guerra civile, mentre nelle vicinanze della proprietà di Gordiano vengono ritrovati alcuni cadaveri decapitati, quasi ci fosse un legame con la frase enigmatica pronunciata da Catilina in Senato: “Vedo due corpi: uno fragile e deperito, ma con una grande testa; l’altro forte e vigoroso, ma privo di testa”. Strappato alla tranquillità del suo rifugio, soltanto Gordiano potrà fermare quella catena di morte e far luce su un complotto che affonda le radici all’interno della stessa Repubblica, coinvolgendo personaggi insospettabili.
* L’enigma di Catilina * di Steven Saylor, (Ed. Nord, trad. di Fabrizia Villari Gerli, pp. 546, euro 14,90).

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