Momento critico Lazio, Simone Inzaghi prepara la risalita: “Serve per forza una reazione”

Biancocelesti in cerca della luce per uscire dall'oblio

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La Lazio si trova in una situazione davvero critica e i tifosi non sono affatto soddisfatti delle ultime prestazioni della squadra. I biancocelesti vengono da una terribile sconfitta nel derby contro la Roma e anche in Europa la situazione non è affatto migliorata, con una dura sconfitta a Francoforte che rappresenta uno dei punti più bassi dell’era Inzaghi sulla panchina biancoceleste.

Adesso la squadra deve reagire e tornare a giocare un buon calcio, sfruttando la vena realizztiva di Ciro Immobile, che continua ad andare costantemente in gol nonostante i risultati della sua squadra in quest’ultimo periodo abbiano lasciato a desiderare.

“Momento delicato? Più che delicato arriviamo da due sconfitte avvenute in modo diverso. Del derby se n’è parlato e riparlato, a Francoforte la gara è stata condizionata da due espulsioni e da errori individuali che non devono più verificarsi. Dovremo provare a lasciarci alle spalle i due ko. Queste due sconfitte non erano preventivate, già domani abbiamo una gara importantissima e dobbiamo farla nostra in tutti i modi”.

L’umore dello spogliatoio com’è? “Chiaramente non siamo contenti e soddisfatti, abbiamo perso un derby molto importante per noi e per i tifosi. Abbiamo perso a Francoforte una gara importante, ma siamo consci che venivamo da un momento importante. Siamo a tre punti dalla seconda in classifica. In Europa League siamo secondi nel girone, tutto dipende da noi. Sappiamo che dovremo reagire”.

Ha lavorato molto sulla difesa in estate, nelle ultime due gare avete subito sette gol di cui quattro su palla inattiva. “L’anno scorso abbiamo subito pochi gol su palla inattiva, adesso quattro reti in due gare. Il primo gol nel derby è arrivato su spizzata di Dzeko, è come se fosse una palla inattiva. Dobbiamo provare a evitare questi gol. A inizio stagione c’era solidità, ora un po’ meno”.

Cosa accade alla Lazio in questi ultimi giorni? “C’è da dire che nel calcio i giudizi cambiano in fretta, lo sappiamo tutti. Ora bisogna ribaltare la situazione, prima del derby venivamo da cinque vittorie di fila. Successivamente ci sono state sconfitte pesanti, soprattutto quella contro la Roma. Domani avremo una gara importante prima della sosta, affrontiamo una Fiorentina in salute”.

Le prestazioni di Milinkovic-Savic non sono state soddisfacenti. “Se dopo il Genoa lo si esaltava e si diceva del suo ritorno al top, ora ci sono state le critiche dopo due sconfitte di fila. Tuttavia va fatta un’analisi dettagliata, non vanno cercati colpevoli dopo una sconfitta. Conta soprattutto il gruppo, non voglio reazioni da Milinkovic-Savic o da Basta, che è stato criticato, ma voglio una risposta dall’intero gruppo. Questo fa la differenza per vincere le gare”.

C’è stato un confronto con la squadra? Ha azzerato le gerarchie? “Ogni tecnico ha in mente delle gerarchie. Poi – ha proseguito – per tutti possono cambiare da un momento all’altro con il lavoro e gli allenamenti. Abbiamo analizzato profondamente il derby e la sconfitta di Francoforte. Conosco soltanto una medicina per tornare quelli visti fino a poco tempo fa: lavoro, lavoro e lavoro. Ci alleneremo solo oggi prima del fischio d’inizio, cercherò di capire chi mi potrà dare adeguate garanzie”.

Cosa può dirci di Caicedo e di Radu? “Anche prima del derby ho detto che sarebbero stati tutti convocati tranne Lukaku. Sembra che stiano tutti bene, poi vedremo dopo la seduta di questo pomeriggio. Caicedo aveva un po’ di febbre, erano due giorni che prendeva farmaci. Era stato preventivato un lavoro parziale in gruppo, poi a fine allenamento mi ha detto che se la sentiva di finire tutto in gruppo. Vedremo oggi”.

In questa settimana s’è parlato di rabbia, fame e cattiveria. Si aspetta qualcosa in più sotto questo punto di vista? “Serve sempre. L’ho detto dopo il derby che era mancato. In Europa League sono stati commessi errori individuali, la partita l’ha chiusa l’arbitro con due espulsioni. Sicuramente serviranno fame e cattiveria, la Fiorentina farà di tutto per rendere difficile la partita. Domani dovremo fare qualcosa in più. Prima della Roma venivamo osannati, oggi ci sono le critiche ma è normale. Io sono attento ad ascoltare quelle costruttive, altre sono fatte invece per creare confusione. La mia squadra sa cosa deve fare, dovremo far parlare il tempo”.

Ci sono problemi dal punto di vista atletico? “No, si parla di condizione atletica sempre dopo una sconfitta. Era successo anche dopo le prime due giornate. Corriamo anche in base a quanto riusciamo a tenere la palla, il possesso è aumentato e quindi corriamo bene. I valori sono buoni, a Francoforte in nove uomini abbiamo tenuto bene il campo, nonostante la partita l’avesse chiusa l’arbitro in anticipo viste le due espulsioni”.

Potremo vedere Caicedo con Immobile anche nella gara di domani? “Devo vedere oggi come i calciatori si presenteranno all’allenamento, Immobile ha disputato una buona partita mentre Caicedo sembrava stesse bene. Correa fino all’espulsione aveva fatto un’ottima partita, Luis Alberto ha riposato e offerto un buon spezzone di gara. Domani vedremo”.

Come ha visto Berisha? A che punto è? “In due anni e mezzo ho sempre parlato tanto del gruppo, in questa Serie A organizzata difficilmente un giocatore può fare la differenza. Ti può fare vincere una partita, alla lunga serve il gruppo e non il singolo. Berisha era in crescita, ero in dubbio se farlo giocare dall’inizio, mi dispiaceva farlo esordire in una situazione così, in nove contro undici. E’ un ragazzo positivo, starebbe tutto il giorno a lavorare, è un acquisto positivo, ci darà una mano”.

La squadra non fa il salto di qualità e crolla in partite delicate. “Abbiamo avuto qualche calo di attenzione in partite clou, è un difetto della squadra, devo essere bravo io a non farlo accadere. Speriamo di finire le partite undici contro undici e nel migliore dei modi”.

Si parla sempre del possibile cambio di modulo come critica. “In questo momento la squadra ha bisogno di certezze. Possiamo variare a gara in corsa, lo abbiamo fatto spesso finora. In questo momento i ragazzi si riconoscono in questo modulo. Prossimamente potremo giocare con Badelj e Leiva insieme, potremo arretrare Luis Alberto e alzare Milinkovic. Faremo i cambi se servirà nel momento opportuno”.

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