A Gaza è iniziata la campagna di terra. Le truppe israeliane sono penetrate poco fa nel nord della Striscia di Gaza.
La missione dell’esercito, conferma il premier Olmert, è occupare le aree da cui gli estremisti lanciano razzi Qassam. Una portavoce militare ha detto che è coinvolto un numero “consistente” di soldati, mentre la tv annuncia che il gabinetto per la Difesa ha autorizzato il richiamo alle armi di decine di migliaia di riservisti.
La risposta di Hamas non si è fatta attendere.
Israele “pagherà un pesante tributo” per la sua operazione a Gaza. Lo ha affermato un esponente delle brigate Al Qassam, braccio armato di Hamas. In un’intervista alla televisione Al Arabiya, un dirigente di Hamas ha detto che “i combattenti hanno ucciso diversi soldati israeliani” nella parte orientale di Gaza.
E l’Europa? Ancora una volta spaccata? Sembrerebbe di si. E L’Italia?
Mentre la Presidenza Ceca di turno dell’Unione vede l’operazione di terra israeliana a Gaza come “difensiva e non offensiva ed al momento, dalla valutazione di questi ultimi giorni noi percepiamo questa mossa – ha dichiarato Jiri Potuznik,portavoce della Presidenza Ceca – come difensiva, non come una azione offensiva”, la Francia, che fino al 31 dicembre è stata presidente di turno dell’Ue, ha condannato l’offensiva di terra israeliana a Gaza così come il continuo lancio di razzi verso lo stato ebraico da parte di Hamas.
Intanto il ministro degli Esteri britannico, Miliband, ha chiesto un immediato cessate il fuoco.
Oggi pomeriggio si sono svolte numerose manifestazioni di protesta contro Israele.
In Italia migliaia di persone hanno sfilato in 15 città i per manifestare solidarietà al popolo palestinese, aderendo alla giornata di mobilitazione “Fermiamo il massacro di Gaza”, promossa dal ‘Forum Palestina’. La manifestazione più imponente è a Roma, dove sono confluiti anche gruppi e associazioni di Napoli. A Torino sfilano anche numerosi immigrati di origine araba; a Milano sono state bruciate bandiere di Israele. Cortei anche a Bologna, Pisa, Parma, Salerno, Varese, Pordenone, Viareggio, Massa e R.Emilia.