IL PUNTO di Riccardo Cacelli
Scrive il Corriere: “Il Cavaliere cercava il plebiscito e non l’ha ottenuto. Le cause, secondo la sua stessa analisi, fatta con i suoi uomini, sono almeno quattro: l’astensionismo, gli scontri interni al partito in Sicilia, il caso Noemi e persino Kaká, l’annunciato trasferimento del giocatore del Milan che avrebbe fatto infuriare migliaia di elettori di fede rossonera”. Lo avevamo detto: i miti non si toccano. Il passaggio di Kakà adal Milan al Real Madrid ha prodotto una serie di iniziative che si sono anche riversate sulle urne. Avevamo detto anche questo: “Non si vende Kakà sarà scritto sulle schede elettorali” Oggi Kakà è al Real. Berlusconi parla due linguaggi diversi.
Quando indossa la giacca del Presidente del Consiglio dice che la crisi è passata che bisogna essere ottimisti, che la crisi è una invenzione dei giornali di sinistra.
Quando indossa la giacca da presidente onorario del Milan allora la crisi c’è, bisogna evndere degli assest. Si vende Kakà.
Quando venderà il Milan a Michele Ferrero?