Cesare Battisti non ha scampo. la polizia brasiliana ha diramato 200 immagini con cappellino, barba e baffi, occhiali da sole, pizzetto e vari tipi di cappello, dall’havana al cappellino da baseball, riprendono l’immagine dell’ex terrorista dei proletari armati per il comunismo da qualche giorno latitante.
Potrebbe sembrare uno scherzo. Non lo è. Secondo gli inquirenti brasiliani, che si sono fatti sfuggire Battisti fra le mani, queste improbabili immagini dovrebbero servire a localizzare l’uomo che, nelle intenzioni del presidente uscente Michel Temer e di Jair Bolsonaro, avrebbe dovuto essere estradato in Italia. Una certezza così fondata che Roma aveva mandato un aereo a prenderlo. Aeromezzo che adesso aspetta sulla pista che qualcuno ritrovi Battisti, che potrebbe essere in Bolivia, Venezuela o persino Nicaragua dove governi amici potrebbero fornirgli le coperture che cerca.
E tutto questo mentre un altro ex fuggiasco rimasto latitante 25 anni, Oreste Scazone da Parigi, dice: “Cesare Battisti è solo «un invecchiato fuggiasco» e chi ne chiede l’estradizione è «evidentemente un tossico-spacciatore». Oltre al danno la beffa.