Entro la prossima settimana la Siria e l’Iraq potrebbe essere completamente liberata dalle milizie dello Stato Islamico. A dirlo è il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, di fronte alla Coalizione anti-Isis, che ha riunito a Washington quasi 80 ministri degli esteri.
“L’esercito americano, i partner della coalizione e le forze siriane democratiche hanno liberato virtualmente tutti i territori nelle mani dell’Isis in Siria e in Iraq – ha detto il presidente – L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a breve e probabilmente la prossima settimana riavremo il controllo sul 100% dei due Paesi“.
Confermato il ritiro delle truppe. Pompeo: “Ma il nostro impegno continua”
A dicembre Trump aveva spiazzato gli alleati annunciando che le truppe americane sarebbero tornate a casa, perché lo Stato islamico era stato sconfitto. Molti di loro avevano obiettato che la guerra all’Isis è molto lontana dalla vittoria. Il Segretario di Stato Mike Pompeo aveva poi rassicurato sul ritiro delle forze americane: “E’ iniziata una fase in cui la condivisione delle informazioni è più importante della guerra condotta sul piano militare – ha spiegato – Per questo l’annuncio dato dal Presidente Trump non implica la fine dell’impegno americano. Questa continuerà, al vostro fianco”.
Una nuova strategia
Non tutti sono convinti che sul terreno l’Isis sia stata sconfitta. Piuttosto, secondo alcuni, sarebbe passata dal controllo del territorio alle insurrezioni jihadiste. La Coalizione globale è nata nel 2014, dopo l’inizio delle offensive dello Stato Islamico anche fuori dai confini iracheni e siriani.